Pagine

lunedì 17 gennaio 2011

GNOMO DUE ovvero ESSERE SECONDI O PEGGIO: MEZZANI...

Un lunedì ricordando un momento molto light, idea di Stima di Danno.
Non vi ho ancora raccontato bene del mio capodanno, perché ancora mi devo riprendere. L'abbiamo passato al mare, questo sì, ma il 31 avevo Gnomo Uno con quasi quaranta di febbre che pensava di essere su Marte, Gnomo Tre che (per fortuna) alle 20 dormiva e K. collassato sul divano alle 21!
Dunque io e Gnomo Due ci siamo guardati negli occhi e ci siamo fatti una tisana.


Accompagnata da dei biscotti. Io e lui, in attesa dei fuochi d'artificio.
E' stato un momento assaporato, col mio bambino di cristallo, sempre vibrante, con gli occhi puntati su tutto, con mille domande. Nel privato canta, balla e si scatena, costruisce, sempre in moto... nel pubblico si nasconde, mi prende la mano, cerca sempre il mio sguardo. Se lo riprendo in tono più duro scoppia a piangere, realmente ferito, deluso per il fatto di essere delusa...
E poi ha quegli occhi grandi, che s'ingrandiscono...


Non è facile essere il fratello di mezzo, per niente.
Un fratello davanti che fa tutto quello che desideri: andare dagli amici, avere una cartella e dei quaderni, andare a basket, in bici senza rotelle. E uno dietro, sempre in braccio, che occupa i pensieri di mamma e papà in modo diverso, che non è abbastanza grande per giocarci insieme.
Un giorno parlando con un'amica, mi ha detto una frase che mi ha aperto gli occhi. Dai secondi figli spesso ci si atteggia come con i primi e si pretende un'uguale risposta.
A volte è proprio vero, a volte mi ripeto che ha tre anni e che deve sbagliare, incasinarsi, fare i capricci... è un suo diritto. 
E' difficile mettere i panni di una mamma di un bambino di sei, poi smetterli e mettere quelli di una mamma di un bambino di tre, ma è la strada giusta. Gran lavoro, come sempre.
E poi vogliamo parlare dei tre anni? Piccoli uomini, piccole donne. Grandi discorsi: "Mamma, tu tei una mamma, ma tei anche una femmina. Quando noi tiamo grandi, poi tiamo tutti macchi..." e mi guarda con quegli occhi di cui sopra che mi dicono... hai capito no? Io di più non riesco a dire...
Cavoli se ho capito...

8 commenti:

  1. un treenne di cristallo vibrante che sforna perle di saggezza. non vedo l'ora di conoscerlo!

    RispondiElimina
  2. un gran bel post di riflessione e spunto

    RispondiElimina
  3. Che dolcezza... mi darai consigli vero? A me sembra che tu sia proprio bravissima!

    RispondiElimina
  4. Grazie per questo racconto. Essendo figlia unica mi chiedo spesso come sia la relazione tra fratelli, sia dal punto di vista del genitore, sia da dal punto di vista dei bambini.
    Mi interrgo, mi faccio mille domande, poi penso che quando la famiglia aumenterà le cose verranno da sè, ma il tener a mente alcune considerazioni suggerite da chi vive già questa esperienza lo trovo davvero molto utile :)
    Baci

    RispondiElimina
  5. @Stima: beh, tu lo sai che abbiamo sempre l'influenza dietro l'angolo... ma conto di uscirne per febbraio...
    @Luby: grazie...
    @Piccolalory: Ti ringrazio molto! Io non mi sento proprio bravissima... vado avanti come riesco. Comunque non so tu, ma io ero molto in ansia quando aspettavo Gnomo Due: ce la farò, soffrirà Gnomo Uno, ecc. Poi però nasce, e tutto si appiana e tutto è più facile...
    @Frida: grazie! Ho molti amici figli unici che poi hanno fatto solo un figlio. Evidentemente non si sta così male!! O no?

    RispondiElimina
  6. bellissimooo..che ridere anch'io penso continuamente agli occhioni del gatto con gli stivali..gli stessi occhi che fa il mio secondo cucciolo quando lo sgrido..inutile dire che riesce sempre a raggiungere lo scopo..mi azzittisco e la rabbia se ne va...Che meraviglia i pensieri e le parole del tuo cucciolo..Bello condividere...sei proprio forteee...

    RispondiElimina
  7. Come hai ragione...
    Anche io come te... il grande quasi 7 anni va a scuola,il piccolo quasi un anno è un cucciolo sempre coccolato e il mezzano quasi 5 anni. E niente di più vero di quanto descrivi... sempre che osserva ammirato il suo fratello maggiore,che soffre perchè lui non sa ancora leggere nè scrivere, che ogni mattina mi implora di portare anche lui alla scuola LEMENTARE... Ho capito quanto per lui fosse importante raggiungere suo fratello quando un giorno (aveva quasi 4 anni) mi disse: "Mamma io ora compio 4 anni e Andrea ne ha 5 ... l'anno prossimo ne ho anche io 5 così siamo UGUALI!!!!!" Difficile fargli capire che il tempo passa per tutti e che suo fratello avrà SEMPRE due anni in più di lui...

    RispondiElimina
  8. @Ale: quegli occhi dovrebbero metterli fuori legge!
    @Tris: tenerissimo!

    RispondiElimina