Mamma in Verde partecipa all'iniziativa di Giorno per giorno sui Diritti Naturali dei bambini.
AIUTARE A BUTTAR FUORI
Gnomo Uno è pacifista dentro, fin da piccolissimo non ha mai alzato le mani. Probabilmente è perché misura la sua stazza nonché prestanza fisica con gli altri e allora desiste prima di iniziare. In compenso fa le prediche, la parola è la sua arma. Gli tolgono un gioco di mano? E allora lui ammonisce, sgrida, al più chiede aiuto. Questa cosa non è tanto facile da gestire per un genitore, perché, di fatto Gnomo Uno le prendeva spesso dagli altri. In realtà usare il dialogo l'ha reso più forte, perché la carica emotiva la esprime con le parole. "Mamma quando è nato Gnomo Tre ho avuto paura che non tornassi più dall'ospedale"; "Ogni tanto voglio stare senza i miei fratelli, posso andare dalla nonna?"; "Quella maestra lì mi piace perché se sbaglio mi perdona".
Verbalizzare è importante per un bambino ed è anche importante ammettere le proprie paure, i propri limiti, le proprie ansie e tutto ciò può avvenire solo con il dialogo. Per non far nascere un adulto che nasconde a se stesso le proprie paure, ho imparato dai bambini ad ammettere le mie insieme alle loro. "Anche a me faceva paura il buio". "Anch'io non voglio andare forte in bici".
Ma la mia sfida più grande è stata con Gnomo Due che è tutto istinto. Appena nato Gnomo Tre, lui ha cominciato a balbettare. Non riusciva più a dire mamma, non riusciva a iniziare le frasi... e io mi sentivo impotente. Piano piano, parlando lentamente ha cominciato a buttare fuori il suo disagio, per tutto quello che era successo se la prendeva con Gnomo Uno e poi mi diceva: "Quando vedo Uno mi viene voglia di picchiarlo...". Fa ridere ora, ma la sua era una confessione sofferta e che lui stesso non riusciva a capire. Ora non balbetta più, fatica a mutare il magma che ha dentro in parole, ma noi lo aiutiamo prendendolo in braccio e parlandogli.
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Waterball: pallina di lana che vive in macchina
(luogo di lunghe discussioni tra gnomi),
nonché grande ascoltatore |
MARTEDÌ 14 DICEMBRE, ORE 8.04
Interno giorno, macchina.
Due Gnomi imbacuccati stanno per raggiungere la loro scuola seduti sui sedili posteriori. La Mamma giuda.
All'improvviso, rompendo il silenzio:
Gnomo 2: Io però volevo nascere inglese... inglese volevo nascere...
Gnomo 1: Guarda che non si nasce inglesi, si diventa inglesi...
Mamma: Gnomo 2 quando sarai grande potrai andare a vivere in Inghilterra!
Gnomo 2: Però vieni anche te!
Gnomo 1: La mamma non può venire! Quando tu sarai grande lei sarà vecchissima e allora non potrà venire...
Gnomo 2: Sì però io da grande voglio fare il dottore dei bambini oppure andare a lavorare col Papà...
Gnomo 1: Non potrai andare a lavorare col Papà perché, adesso ti spiego... Gnomo 2: Si però voglio parlare anch'io... Gnomo 1: Tu devi prima andare tanto a scuola, poi... Gnomo 2: Voglio parlare!! Gnomo 1: ... devi sposarti e solo dopo potrai andare a lavorare ma.... Gnomo 2: Uffa.... Gnomo 1:... ormai il papà sarà vecchio e non sarà più in ufficio. Ecco, adesso puoi parlare.
Gnomo 2: E vissero tutti felici e contenti!
Gnomo 1: Ma come, dovevi dire così! Ma, dai mamma! Ma cosa c'entra?? Io comunque da grande voglio fare il bigliettaio del treno...
I tre sono arrivati, scendono dalla macchina. Il termometro segna -2.