MAMMA vs IL FIGLIO PREFERITO
E' un argomento che non tratto molto con le mie amiche mamme, perché entra molto dentro e sviscerarlo non è buona educazione. Penso che la maggior parte delle mamme neghi di avere delle preferenze.
Io invece penso che ci siano, eccome. Solo occorre saperlo, e spiegarselo. Il trucco è questo.
Gnomo Tre: "Mamma ti prego non dirmi che preferisci questi due pazzi!!!" |
Vari fattori concorrono a quest'affinità elettiva.
L'età. 1 anno. 3 anni. 6 anni. Contro il 6 vincono l'1 e il 3. Ma tra l'1 e il 3 la lotta è dura. Anche se quella felicità che traspare dall'allontanarsi gattonando da me, la conquista dell'equilibrio, le prime parole, l'allungare la manina che si è appena schiacciato, la bocca grande che mi lecca la guancia quando chiedo un bacio. Questo mio piccolo Tre è il nostro momento. Mi spiace lasciarti la mattina, perché vorrei essere lì io a tenerti alla finestra per guardare le macchine, il gatto e i muratori.
Il carattere. Gnomo Uno è uguale a me. Il suo carattere dico. Spiaccicato. Non mi deve raccontare, non mi deve dire, non occorrono molte parole per capirci. Pensiamo spesso le stesse cose negli stessi momenti. Quando sono in un periodo buio e nero, quando fatico, quando cerco di trovare un senso, lo osservo e mi sento davvero meno sola. In quei periodi lui mi aiuta, perché le sue antenne sintonizzate sulle mie si accendono e senza bisogno di nulla se non di uno sguardo.
L'ignoto. Gnomo Due per me è un mistero. E' istintivo e viscerale, un passionale silenzioso. Dalla nascita di Gnomo Tre fino a pochi mesi fa io non avevo occhi che per lui. Un po' per questa sfida nel cercare di comprenderlo e di imparare a decodificare i suoi bisogni e un po' perché l'evento del nuovo fratellino in arrivo l'aveva fatto balbettare. Non riusciva a parlare bene. Io lo sapevo che era un momento, che sarebbe passato, e quando mi abbassavo per guardarlo negli occhi e per aspettare che terminasse la sua frase infinita, cercavo di tenere le lacrime chiuse nella mia gola. E sapete qual era la lettera che più faticava a farlo ingranare? La m. Mamma.
Ecco Stima, hai visto. Parlo di preferenze e includo tutti e tre i miei figli. Non è ipocrisia. E' senso di colpa. Mi accorgo in questi giorni di osservare con più attenzione il Tre e sapendolo, cerco di rimediare con gli altri due.
Penso che avere dei periodi in cui si sta meglio con un figlio piuttosto che con un altro sia molto umano. Non lo sarebbe se questa preferenza fosse a senso unico, non lo sarebbe se si traducesse nell'indifferenza verso gli altri fratelli.
E' una questione di equilibrio la famiglia. In effetti spesso mi accorgo che io e K. ci avvicendiamo nelle infatuazioni, forse ci viene un po' istintivamente guardare in modo più amorevole il figlio che percepiamo meno sotto la lente dell'altro.
Sì, infatuazioni. Innamoramenti anche. Vissuti così, togliendo la parola "preferenza" la questione si addolcisce.
E davvero è bello poter pensare di avere davanti a sé una vita piena di innamoramenti.