Oh, davanti al dilemma (traslochiamo o andiamo al mare che ci sono 24 gradi?) K. aveva tentennato, mentre io ho detto no, voglio andare al mare.
E così, siam partiti. Due Gnomi via coi nonni da giovedì, e noi tre superstiti ci siamo goduti (scusate Gnomi Due e Tre) due giorni di quiete irreale, di colazioni serene e non urlate ("No, lo yogurt no!"; "No Gnomo Tre la cannuccia nel naso NO!"; "Gnomo Due metti le scarpe uguali!!!"), di serate silenziose e di dormite fino al limite del ritardo.
Sabato li raggiungiamo, il clima è meraviglioso, si gira in maniche corte. Domenica ad Albenga il pre-halloween è stato grandioso con uno spettacolo per bambini davvero divertente (ohhhhhh!!!!) e una città tutta addobbata d'arancione, non pacchiano, no, elegante.
Poi il giorno dopo siamo abbiamo fatto un mare-parchetto.
Il parchetto ci ha resi molto felici.
Un giro alla nave...
Un'attesa estenuante alla fila dell'altalena....
E poi lì vicino, proprio in quel momento, proprio mentre il Tre dondolava....
L'Uno si è schiantato a terra col polso.
Quelle sono occhiaie da notte agitata, quello è uno sguardo post anestesia totale dovuta alla frattura scomposta che ora pare ricomposta.
Non vi metto la foto mie e del K. Per risparmiarvi. E non vi racconto nemmeno la trottolite acuta che ha preso il Due e il Tre.
Vi dico solo che sono orgogliosa di Gnomo Uno per come si è comportato, per la lucidità con la quale ha affrontato il nostro 31 ottobre all'ospedale, per la tenerezza che mi ha fatto quando risvegliandosi mi ha detto: "Mamma!! Ti vedo con quattro occhi...".
E sono orgogliosa del K., che nei momenti topici c'è di brutto, è bravo, rassicura tutti, partecipa, entra e sta vicino a Uno dall'inizio alla fine per poi ritrovarsi, ora, sdraiato sul divano con un mal di schiena da paura.
E poi grazie signori medici e infermieri dell'ospedale di Pietra Ligure. Continuo a pensare che sia molto bello che qui in Italia si possa entrare in luoghi come questi e sentirsi di essere in ottime mani.
E io?