lunedì 23 settembre 2013

BAVIERA

Pensavate di esservela scansata.
Pensavate che non vi avrei tediato con le vacanze.
E invece eccomi qua, con le foto scaricate. Potevo lasciarmi sfuggire l'occasione? Dopo anni di viaggi piuttosto sedentari, abbiamo preso il camper e viaggiato come ai vecchi tempi.

La Germania ci ha accolti nel migliore dei modi: belle giornate di sole, prezzi bassi, meravigliose città, infinite piste ciclabili.

Per iniziare bene l'avventura siamo partiti dal  Ravensburger Spieleland.
Abbiamo fatto un po' di parchi in Germania e devo dire che loro dividono i parchi a seconda dell'età. Difficile trovare parchi giochi (tipo Gardaland) adatti alle famiglie e ai ragazzi.
Detto questo, il Ravensburger è meraviglioso! Non mi dilungo in descrizioni, perché l'ha fatto benissimo la homemademamma qualche settimana fa. Condivido tutto del suo resoconto e consiglio vivamente il parco.

Foto ricordo prima dell'ingresso nel Labirinto Magico!

Abbiamo viaggiato in camper e ci siamo spostati in bici. La Germania in questo, com'è noto, è avanti mille miglia, anzi, di più, per la precisione 70.000 sono i km di piste ciclabili in territorio tedesco.

Abbiamo cercato invano di vedere il castello di Fussen, famoso perché ripreso da Walt Disney, ma la fila di quattro ore per prendere il biglietto ci ha fatto un po' desistere (d'altronde non è che in Italia manchino castelli...). Allora abbiamo visitato la piccola Versailles del triste e pazzo Luigi II: un bambinone che alla fine del suo impero, in solitudine, vuole giocare al re Sole.
Al centro della foto si intravede la fontana d'oro. Proprio tutta d'oro.



Terza tappa: Monaco.
Abbiamo girato in tram, in autobus e in metro.

Vacanze impegnative.
Monaco è come Milano unita a Bologna. Ha il rigore dell'architettura nordeuropea e lo spirito giovane degli universitari (lì studiò Einstein) che la domenica si ritrovano a fare surf nel parco pubblico cittadino più grande del mondo (più di Central Park!):


Abbiamo visitato la pinacoteca e abbiamo visto Picasso, Monet, e i Girasoli (una delle versioni) di Van Gogh. Il tutto a 1€ a testa, quindi totale 2€, perché era domenica e tutti i musei costano 1€ e naturalmente i bambini non pagano. Sappiate che raramente i bambini pagano! Diciamo che questi fanno una politica per le famiglie non solo a parole.
Nell'unico giorno di pioggia della vacanza siamo andati a vedere il Museo della Scienza e della Tecnica, così grande che un giorno non c'è bastato. Bellissimo, vissuto, con ricercatori che vi lavorano e continui esperimenti aperti al pubblico tutto il giorno.

Via in partenza per Ratisbona.
Sulle rive del Danubio.


  Quelle città così, dove c'è una libreria ogni 200 metri, dove il profumo dei wuster abita le strade e dove scorre questo fiume grosso e denso...

Ma parliamo di cose serie.
1. I parchi gioco

Bambino rotante su tappeto di legni.

Bambino dialogante con tedeschi in attesa di lanciare sassetti dallo scivolo.
Il paese della cuccagna dei parchi gioco. Con bambini sempre a piedi nudi (qui sopra a Norimberga), saltellanti, sfidanti le regole della gravità e del buon senso catapultandosi da un'altalena ad uno scivolo. Con nugoli di mamme e nonni chiaccheranti con in mano contenitori pieni di verdure (carote e cetrioli in primis) da rifilare al primo pargolo zompettante.
Il nostro relax da viaggio impegnativo erano questi campi, agognati, tenuti come premio dopo aver visto la cattedrale e la via più antica.
E poi ci chiediamo com'è che i bambini al nord stanno sempre fuori...

2. Legoland



Io, adorante dei lego fin dalla più tenera età.
Io, che desideravo vederlo da sempre.
Io, che ritrovo nel parallelepipedo più bello del mondo significati che oltrepassano l'umano sentire.
Non potevo farmelo scappare.

Parco giochi per bambini fino 10 anni. Con mega strutture libere al gioco libero.
Una delizia per noi fuori di testa.

Il ritorno in Italia è stato accolto da questa frase del Due: "Mamma, ma qui è marcipiede o ciclabile?"
"Marciapiede, Due, e ringrazia per il fatto che ci sia".

giovedì 5 settembre 2013

INIZIANDO

A tutti i bambini con gli zainetti, le calze anti-scivolo, i ciucci negli armadietti.
A tutti i bambini con le scarpe nuove, il diario di ben-ten e le matite appuntite pronte per essere smangiucchiate.
Ai ragazzi fermi alle stazioni dei bus, con i brufoli e il telefonino.
Ai lavoratori in macchina, con l'orologio messo tatticamente due minuti avanti, con la solita radio accesa.
Ai lavoratori sui mezzi di trasporto di nuovo cullati dalle frenate, col finestrino un po' aperto che si schiatta.
Alle mamme che ricominciano a sfrecciare, a far fronte con gli alchemici incastri sportivi del basket con nuoto e il catechismo, con l'abbronzatura stantìa.
A tutti un buon inizio.


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