mercoledì 30 ottobre 2013

BOWLING DI HALLOWEEN ovvero GLI ACRILICI DANNO SODDISFAZIONE

Domenica scorsa pioveva.
Era pomeriggio. Il Tre se la dormiva della grossa. L'Uno e il Due erano a giocare dal loro cugino. Io avevo diverse alternative:
stirare
stravaccarsi sul divano
colorare dei legni
Ecco, ha vinto l'ultima opzione.

Era da un po' che volevo provare gli acrilici sul legno grezzo e quale migliore occasione di Halloween.

L'idea originale l'ho presa da qui.
Ma, come spesso accade, l'ho variata.

COSA SERVE

  • 6 Pezzi di legno grezzi ma non eccessivamente scheggiati, che stiano in piedi
  • Acrilici vari
  • Indelebile nero
  • Scotch di carta

COME SI FA

Si dipingono i legni con gli acrilici. Avendone pochi colori, il bianco l'ho fatto con le tempere ad acqua molto dense, in modo da non far vedere la venatura.


Una volta asciutti ho dato loro dei volti. La cosa simpatica è caratterizzare molto i personaggi-legno.
Io ho fatto il fantasma (bianco), la zucca (arancione), lo scheletro (argento), la mummia (blu, avvolto da scotch di carta bianco), frankenstein (verde) e draculino (rosso).

Questo è il risultato:


Pronti in formazione!

Già ampiamente testati e molto apprezzati!!

martedì 29 ottobre 2013

SULLE PENNE CANCELLABILI ovvero SED PERSEVERARE DIABOLICUM

Oggi un post proprio da scuola elementare.
Mio figlio Uno dalla seconda usa la famosa fatidica penna cancellabile.
La prima usata è stata quella che anche io usavo alle elementari, la sempre uguale a se stessa: la Replay!!

Però.
Cancelli e trovi il fantasma di quello che hai scritto sotto, riscrivi e non leggi più molto bene. Sì, certo, negli anni è migliorata, ma, diciamocelo, non cancella benissimo.

In pensione.

E dunque quando due anni fa ho conosciuto la Frixion, lo ammetto, è stato amore a prima vista!
La sua cancellatura era straordinaria, non una traccia di errore grossolano appena nascosto veniva a galla. Puoi cancellare e cancellare e cancellare e il foglio rimane intonso.
Però.
1. Costa carissima
2. Le cartucce spesso sono difettose e... costano tantissimo
3. Non sono leggende, una compagna di mio figlio ha dovuto rifare parte dei compiti delle vacanze, perché col caldo l'inchiostro svanisce. Puf! Quei compiti tanto sudati (nel vero senso della parola!), scomparsi.
4. Si è indotti al cancellamento a valanga.

E' quest'ultimo punto che ha ispirato questo veloce post.
Perché dare la possibilità ai bambini di continuare a sbagliare? La Replay ti manda in sbattimento ma non abbastanza e il rischio è che a furia di correggere non si legga più nulla.
La Frixion permette lo svacco completo, quel:
7x3=19
No:
7x3=20
Ah no:
7x4=21
Ah era x3:
7x3=21

Mi sono detta basta.
E ho comprato all'Uno la SFEROGRAFICA. Ve la ricordate? Quella col cancellino del pirata...
Come tutte le cose, s'è ammodernata pure lei. Eccola qui. 

Penso che un limite serva sempre no?
Ormai è tutto rivedibile, ricalcolabile. Poca responsabilità e poca concentrazione nel momento in cui si esegue un compito.
Non si può sbagliare sempre. La vita non è un tiro al bersaglio.
Tutte 'ste menate per cambiare una penna? Voi mi direte.
Eh, son fatta così...





venerdì 25 ottobre 2013

JASON ovvero LIBRI PER BAMBINI DAGLI 8 ANNI

Quando so di avere una mattina libera, di avere voglia di bere un tè e fare due chiacchiere in serenità, vado dal Tommaso.
Lui è un artigiano, incornicia cose. E poi vende libri. Lui ha solo libri che a lui interessano. Quindi quella signora che gli ha appena fatto incorniciare il pizzo per sua figlia e vorrebbe comprare per suo nipotino "uno di quei libri che fanno i rumori...", magari se ne va via con un Munari o un topopittore.

L'ultima volta che sono andata ho fatto una piccola incetta, cara Paola.
Come succede per i vestiti, succede anche per i libri e dunque compro novità per il novenne e riciclo spesso (non sempre!!) i libri vecchi per gli altri due.
Avere nove anni ed essere un buon lettore non è per nulla facile ( in un prossimo venerdìdellibro vi parlerò della saga estiva che abbiamo letto)! I titoli interessanti sono davvero pochi e poi, da mamma, mentre i libri più da piccoli te li leggi lì, velocemente in libreria e decidi se acquistarli, questi altri un po' più da grande devi andare ad intuito.

Intanto un suggerimento già ampiamente testato: leggete prima voi il libro! Perché? Intanto perché vedervi con un libro per loro li fa bramare e poi perché dopo potrete davvero confrontarvi in modo serio e a loro piace tantissimo.

Bando alle ciance, il libro è:

JASON
Le avventure di un supereroe paurosamente umano!
di B. Frandino e S. Misesti

- Salani ed. - 


La storia è semplice: un supereroe, del quale non si capiscono bene i poteri, alle prese con i temi 'tipici' del mondo bambinesco, ossia:
  1. gli altri supereroi (la Nonna Invisibile su tutti!)
  2. le invenzioni (da pannolini usati ad antizanzare)
  3. il cibo
  4. lo spazio interstellare
  5. lo sport ("Gareggiò nei centro metri con un treno Frecciarossa sulla tratta Milano Centrale - Milano Rogoredo.")
  6. la paura
  7. la scuola ("Jason aveva sempre la risposta per tutto. Tranne quando un bambino di otto anni gli chiese: Jason perché non ho mai voglia di fare i compiti?")
Con una belle veste grafica, molto colorato, con font diversi a secondo della situazione, il libro diventa molto accattivante. 
E' illustrato da Stefano Misesti. Non ho ancora letto il suo apprezzatissimo Maciste (e altre storie), ma dal Tommaso campeggia questa statuetta di Maciste. Che mi guarda. Mentre bevo il tè. E mi fa simpatia. Vorrei comprarla, ma mi piace molto che sia lì a guardarmi quando sono dal Tommaso... in sostanza dovrei comprarla per assicurami che rimanga lì.

Mi piacciono le sue linee pulite. Le ombre accentuate. Le sue buffe facce. 

Jason il mio Uno se l'è bevuto in una sera. E attende con impazienza gli altri che verranno.
Ve lo consiglio davvero e vi faccio leggere qui le prime dieci righe.

(qui avevo già fatto un piccolo elenco per lettori dai 10 anni)



mercoledì 23 ottobre 2013

CHI HA DETTO CHE LE MUMMIE NON CHIACCHIERANO?

Mo' non mi ferma nessuno. In un pomeriggio ho prodotto più che in un'intera stagione.
Complice il brutto tempo, sì certo.
Ma anche complice il pomeriggio con la casa infestata di amici. Perché dopo una certa età, succede così, che più bambini ti trovi per casa, più hai tempo di fare le cose. Crescono, si organizzano, fanno giochi di ruolo che durano ore.... ahhhh!

Dunque vado a presentarvi le mie mummie.
L'idea originale viene da qui.
Io l'ho rivista quel zic.
Primo strumento: fil di ferro. Ne ho usati due, uno più spesso e uno mooolto sottile. Suggerimento: usate quello molto sottile, magari lo avvolgete più volte, ma sarà molto duttile anche per i bambini.

Versione STRONG

Versione LIGHT

Poi potete prendere del cotone bianco. Io ho usato una vecchissima garza elastica, di quelle ingiallite dal tempo, per intenderci.
Le tagliate in strisce lunghe circo 50 cm e alte 1.5 cm e cominciando dalla testa avvolgetele. 
Un suggerimento: cominciate ad avvolgere dal mezzo della striscia in modo da fare un nodo finale con i lembi che avanzano e poi ricominciando coprendo man mano i nodi che si formano.


Inciccionite le parti da inciccionire, tipo pancia, piedi, mani.
E tadà!

1: "Belle le tue scarpe amico!"
2: "Secondo sarcofago a destra, in sconto!"
Oh, non stanno zitti un secondo!





lunedì 21 ottobre 2013

COME FARE STELLINE DI LEGNO (SENZA COLLA)

Mi impongo la disciplina ferrea della manualità.
Che possa essere la mia salvezza.
Dall'autunno traballante. Dal freddo-caldo opprimente. Dalla velocità vorticosa grazie alla quale siamo già al 21 ottobre. Dal cielo grigio perché, come dice Buzzati: "In certi giorni di settembre, sotto alle nuvole temporalesche, non è poi detto che certe cose non possano avvenire".

I temporali ci hanno devastato le betulle, spezzando rami.
Tutti tesori, certo.
Ma di quei rami sottili e un po' mollicci che fare?
E girovagando ho visto queste stelle. Non riesco più a trovare il link, ma appena riesco lo metto. Ho un ricordo vago e penso di non aver nemmeno letto (era statunitense) il testo. Ma mi è bastata l'immagine.

Prendere un ramo flessuoso di betulla, di 5-7 mm di circonferenza, lungo un metro circa e piegarlo in 5 punti. Si spezzerà probabilmente, ma non del tutto. Bene, fate di quel "ma non del tutto" la vostra salvezza, un po' come nella vita no? Aggrappatevi a quella forza divina che lo tiene insieme e con della rafia, se serve, dategli solidità. Ma non pensate, quei micro-frammenti di legno unito, sono più solidi di quanto non appaiano. Fidatevi di loro dunque e andate in soccorso dei punti in cui c'è davvero bisogno.

Questa è stata la mia prima stella:


Io ho provato vera gioia nel realizzarla. Soprattutto nell'evitare l'uso della colla.
Non mi sono messa a pensare che fossero natalizie, in realtà per me erano un regalo all'autunno.


Si può anche fare una ghirlanda naturalmente, ma a me hanno dato più soddisfazione singole. Le ho distribuite nella casa, le ho distribuite ai bambini.
E poi, ecco, un omaggio a quella stella cadente che ho visto a luglio... una storia lunga, tra me e lei.


venerdì 18 ottobre 2013

CASA

L'autunno si rientra.
E nonostante questi giorni quasi primaverili, la casa ritorna nel suo centro.
Si accende il camino la sera.
Si gioca sul pavimento per terra.
E' un rintanamento, come quello degli animali.

Gnomo Uno: composizione in attesa del 31 ottobre.
Si riprendono in mano i giochi un po' dimenticati nella bella stagione. E il pomeriggio si beve il té coi biscotti.

Gnomo Due: "La mia scuola, col giardino e la palestra a pallone"


Gnomo Due: "La chiesa vicino a casa nostra"

Ho avuto uno spunto per un lavoro sugli spazi, guarda caso. E così per il venerdì del libro e per il mio diletto, ho comprato questo libro:

CASA DI FIABA
di Giovanna Zobili
illustrazioni: Anna Emilia Laitinen
- topipittori -


E' una poesia che ha come protagonista questo luogo nel quale viviamo. Tante case, illustrate magicamente. Sì, magicamente, perché le illustrazioni di questa magistrale artista, riportano ad un mondo sereno, pacificato più che pacifico.
Sono le case delle nostre anime, come conclude il libro:

Casa sprangata,
porta sul mondo,
orto e giardino,
parco di re.
Oggi, seduta
qui sulla soglia,
guardo i tuoi muri,
e vedo me.

Ho capito col trasloco quanto difficile e lungo è rivedersi nei muri di casa.
E' come crescere, far aderire una casa a se stessi. A poco a poco disegni gli spazi, li plasmi a piacimento o li rivedi se ora di farlo. E questo libro parla di queste case "arrivate", concluse dentro ma così tanto in bilico. Saldamente eterogenee.

E così rivedo anche questa casetta, la nostra, che il Due ha così magistralmente riprodotto. E' quel parallelepipedo in mezzo e la sua forza, come lui giustamente ha notato, sta tutta nel fuori.

Gnomo Due: la nostra casa

Particolare "Casa di Fiaba"
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