lunedì 14 novembre 2011

KURA ovvero SULL'ESSERCI E LO STARCI

Ciao Stima. Sì, lo so, sono altalenante, parto il lunedì col post e poi mi areno. Ma a questo momento ci tengo perché mi tiene in contatto con te e con tutto questo strano mondo web, almeno un pochetto.

Gnomo Due.
Hai presente quando le maestre ti dicono: è un po' nervoso. Hai presente quando un bambino si sveglia e dopo tre secondi ha già saltato venti volte nel lettone, aperto l'acqua per lavarsi i denti e messo i pantaloni al contrario? Ecco, lui è così.
E anche quando si addormenta è così: sobbalza nel sonno e anch'io, mi dicono, dormo così.
No, Gnomo Due. Da me no. Non prendere questa cosa, cerca di stare tranquillo, gioca, corri, arrampicati, piangi. Ma ti prego, non tenere dentro.

Nuovo lettino in nuova casa.

Sabato io, il K. e il Due abbiamo montato il suo nuovo lettino. Come quello dell'Uno, ha detto in modo perentorio e noi abbiamo ubbidito, perché quel letto Ikea (il Kura, appunto) è meraviglioso.
Abbiamo cominciato alle nove e abbiamo finito all'una, ci siamo concessi una pausa patatine, abbiamo avvitato, martellato e sognato di meravigliose notti passate lì.
Poi siamo andati in un agriturismo vicino a casa a mangiarci i pizzoccheri, noi tre. Il suo viso si è allentato, per la prima volta non si chiedeva perché lui fosse solo e s'è goduto il momento. 
Mi ha detto che aveva bisogno di me, che io dovevo stare con lui sempre. 
Cavolo, che difficile avere dei figli. Mi sento sempre in difetto di affetto. Io gli dico sempre che ci sono, ma loro capiscono solo la mia presenza fisica, l'esserci significa lo stare. E lo stare significa per loro sicurezza, serenità, appagamento, ma anche presenza vera ed attiva, occhi per loro, mani per loro. E' inutile che ci facciamo tante menate, è così. E' quello il difficile, trovare la perfetta sintesi tra il mio esserci e il mio stare con loro.

12 commenti:

  1. Prima di tutto una carezza a te.
    Poi ti dico che la mia BDGO da qualche notte me la trovo nel lettone e alla domanda - perché? - mi risponde, candida: Perché mi sento più sicura.
    Che le vuoi dire, che approccio pedagogico vuoi applicare, che libri vuoi comprare, che consiglio vuoi seguire? Vuole l'aderenza e lo dice nel modo più diretto e inequivocabile. Al mattino le ossa sono rotte e il ruolo mammesco onorato.
    Siamo tutte un po' rotte, ci riconosciamo dall'occhiaia e dalla camminata strana. e non c'entra baglioni. seeee, l'equilibrio, faticaaaa!

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  2. Ed e' precisamente questo il motivo per cui non posso far figli... Io non posso esserci! mai! Quindi li farei per farli crescere a dei nonni a 250 km.prego per un csmbiamento...ma sembra cosi' impossibile averlo :(

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  3. "Cavolo, che difficile avere dei figli." Hai tutta la mia piena pienissima approvazione.

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  4. @luby: ohhhh...... no dai.... anch'io sono figlia di una mamma lavoratrice, non dico sia stata una passeggiata, ma non posso nemmeno dire di essere rimasta traumatizzata... un abbraccio!

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  5. teneroneeeee...lui tu...insieme, siete una meraviglia!!!...Hai perfettamente ragione, anche per me è il nocciolo della questione: esserci e stare con loro!!!....quante volte lo penso!! Un grande abbraccioneeeeee...

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  6. (ieri avevo scritto un commento più lunogo ma si è perso) aggiungo: difficilissimo essere genitori e anche figli

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  7. Da quando sono mamma ho capito una cosa...il senso di colpa diventa il tuo "migliore" amico, a volte è latente e mi dico ok sono brava ce la posso fare, altre volte mi sommerge e mi sembra di annegare, quando regna la confusione, quando non so come organizzare la giornata e non riesco a regalare neanche quei 10 minuti di qualità al giorno che dicono bastino...qualche consiglio? :-) e nonostante tutto le mie rospette mi sorridono ancora!!! Un abbraccio a tutti! Amica Ale.

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  8. @Ale: è bello sapere che sei lì. Un abbraccio.

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  9. ciao Vale...era un po' che non passavo da te.
    Oggi sono venuta e ho letto un po' di post in fila a partire dal primo, fino ad arrivare a questo...ci credi che adesso mi fermo perchè ho un nodo alla gola che devo far sbrogliare un po'? sarà perchè parli di cambiare casa, e dei figli, e di come ci si sente in difetto d'affetto...mamma mia, come mi sono sentita partecipe... grazie, mi ha fatto bene.
    un abbraccio a tutti,
    chiara

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  10. Oh Chiara. Devo confessarti che anche io ti ho pensato tanto durante questi mesi. Dentro di me, davvero, ho pensato che mi avresti capita e sono stata a poco, pochissimo dal contattarti. Poi, come spesso accade, le mille cose e il "ma dai, figurati se..." mi hanno bloccata...

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