JUNO di Jason Reitman
Lei, la trama: una ragazzina di sedici anni rimane incinta del compagno di scuola. Ora, lei è una super-ragazzina, con un carattere che avercene a trent'anni. Decide di abortire, poi ci ripensa e trova una coppia a cui darà il "fagiolo" (prendete nota dei nomignoli con cui chiama la piccola creatura, meravigliosi). Negli Stati Uniti si può. Solo che alla fine.....
Lei, l'attrice: Ellen Page. Mi sarebbe piaciuto avere quel faccino lì a sedici anni. E diciamocelo, giocava facile la tipa (classe 1987) interpretando un'adolescente. Però la naturalezza non è così comune nemmeno in un'attrice e lei interpreta così bene questa quasi donna incasinata, con una pancia che non la fa sedere nei banchi di scuola. E' tenera, ecco il termine. Tenera.
Beh, a ben pensarci, trovatemi una donna in attesa che non sia tenera....
Lei, la sceneggiatrice: Diablo Cody. Gulp! Che nome... La forza di questo film è per lo più merito suo, e lei, scusate, ma è donna! Perché, nonostante la regia maschile, il film è femmina fin nelle viscere.
E' un film di dialoghi, di temi enormi e paurosi trattati con pochi scambi di battute.
Noi italiani un film così non l'avremmo mai potuto fare, le nostre menate avrebbero preso il sopravvento, il nostro background cattolico, il nostro atavico bisogno di schierarsi... Mentre negli Stati Uniti loro, liberi dai vincoli, riescono a confrontarsi con questi temi in modo, come dire, smaliziato, e dunque più vero.
Juno (Giunone, giusto per una rinfrescata) decide di tenere il bambino perché una sua coetanea gli fa notare che il piccoletto nella sua pancia ha già le unghie.
Ditemi voi, quel pensiero lì, non racconta, se non tutto, molto dell'avere in sé una creatura?
Vi rendo esplicita la mia posizione, bando agli equivoci, sono abortista. Ma quando la folla s'infiamma su questo tema e lancia anatemi sia da una parte, che dall'altra, mi pare che dimentichi che ci sono sempre una donna e un "fagiolo". E che quella donna lì in quel momento soffre e pensa e sente e vive dentro di sè. Dentro di sè. Dentro il proprio corpo. Penso che ci siamo momenti in cui gli altri debbano sospendere il giudizio, osservare da vicino queste donne che stanno lì, ferme, con il loro "fagioletto" e amarle e stargli vicino, perché la scelta e la strada che seguiranno potrà anche essere molto dolorosa e noi la dobbiamo rispettare.
Urca, che film interessante e non (solo) perché tocchi un tasto sensibile. Bel dibattito, sostengo a spada tratta la tua posizione: garantire libertà di scelta. Che non significa superficialità e faciloneria. Comunque è un passo dolorosissimo e non senza cicatrici indelebili.
RispondiEliminaDicono che in Italia la legge fosse passata, solo perché in molti non hanno capito come votare, essendo un referendum abrogativo (vedremo se sarà la stessa cosa a giugno). Siamo un po' di mentalità chiusetta, noi, qui, eh?
Ma com'è che come descrivi tu i film mi lascia il gusto e DEVO assolutamente vederli? :D
Un bel film che ha la sua forza oltre nel tema affrontato anche nella protagonista, è perfetta, pienamente d'accordo. Da uomo faccio notare anche la parte del papà, nelle sue imperfezioni e debolezze anche lui merita una citazione (Michael Cera). Per quanto riguarda il tema aborto sono per l'assoluta libertà di scelta della donna, ma da uomo e padre quando vedi il fagiolo diventare un cavalluccio e poi un piccolo che magari ti saluta con la manina ancora palmata involontariamente durante l'eco, in quel momento la libertà di scelta della donna/madre vacilla un po'!
RispondiEliminaNon ho visto il film, ma lo vedrò al più presto...
RispondiEliminaN. B. Ho pubblicato un post sulla geografia con Love of learning, se vuoi partecipare sei la benvenuta!
Io adoro questo film...e poi ha una colonna sonora perfetta...con tutti i miei gruppi preferiti..inutile dire che mi sono rimasti dei gusti adolescenziali...
RispondiEliminaun abbraccio!
Mi è capitato di stare vicina ad una ragazza che ha abortito. Io ho avuto una minaccia di aborto con G. e non è stato per niente facile, ma mi sono resa conto che un figlio ha diritto ad una madre (e un padre, se intende esserci) che lo vuole. Proprio perché sono mamma, so che non è tutto facile, che non ti cala un'aura permanente di serenità quando lo diventi: essere mamma richiede forza e convinzione (oltre a tutta un'altra serie di cose). Ammetto che questa convinzione possa non esserci, che donna e mamma possano non coincidere.
RispondiEliminaTenera lei e tenero il film...
RispondiEliminaIo sono per la libertà di scelta anche se ritengo che troppo spesso se ne abusi...
Commento per la prima volta, il tema è scottante. Credo che la scelta sia drammatica, ma comunque ne va garantita la libertà: non oso pensare il dramma del dopo e taglierei la lingua a quelli che si azzardano a giudicare.
RispondiEliminaAdesso ho voglia di vedere il film :-)
A presto
Ciao, il film l'ho visto lo scorso anno al cinema. Come sempre quando si tratta di certi argomenti, parto prevenuta. Ti sembrerà strano, se sei passata sul mio blog sai che ho un figlio che "è solo mio", ma anch'io sono pro aborto. La scelta di Juno è forse la più difficile. Il film mi era piaciuto moltissimo, juno è stata interpretata benissimo e, credimi, sono stata così coinvolta che mi è venuto "un groppone" alla fine ;-)
RispondiEliminaQuoto il tuo discorso finale in toto, sono assolutamente pro"libertà di scelta"
RispondiEliminaIl film lo conoscevo ma non l'ho mai visto, dopo la tua frizzante recensione lo vedrò sicuramente.
L'ho visto e mi è anche molto piaciuto...bel bel film, lei è di una tenerezza disarmante!!!
RispondiEliminaNon rispondo spesso nei commenti, perché non saprei che altro dire se non "grazie"... Ripetere i miei ringraziamenti è noioso e il tutto può anche svilirsi, ma sappiate che vi sono molto grata.
RispondiEliminaDue cose le vorrei puntualizzare però:
@mamma C: questo, di parlare dei film, sarebbe un po' il mio lavoro. Ho fatto critica cinematografica, l'ho abbandonata e ora vado in giro a presentare i film quando mi chiamano e così si è di nuovo trasformato il tutto in passione. Pura passione. Spesso si dibatte sul film e ci si scambia qualche opinione. Ma la tua ultima frase non me la mai detta nessuno e mi riempie il cuore, perché poterla condividere, una passione, è la fine del mondo. Ti ringrazio molto.
@Ruben: caspita se hai ragione!!!! Padre favoloso... e il resto, hai ragione pure lì. Mentre leggevo il tuo commento m'è venuta in mente questa frase di Fenoglio che ho letto ieri sera: " (...) c'entrava anche Vanda, per sé e per il piccolo che portava, e a pensarci a Ettore gli veniva non più da ridere ma da socchiudere la bocca per il dolce tormento di sentirsi il cuore premuto leggermente come una palla da dita di bambino". Pensieri di padre....
@Carlotta: cerco che ti seguo!!! La tua storia è un'altra storia che insegna... Io giudico la tua forza e ti ammiro. Questo solo mi permetto di fare.
@MiV
RispondiEliminaDiciamo anche che il libro che sto leggendo sta dando il suo contributo, un bel pugno nello stomaco e le lacrime scorrono veloci come le pagine (fortunatamente sull'ereader le pagine non si bagnano)!