Ecco cosa è successo un pomeriggio da tempere:
Gnomo Uno: "Cosa stai facendo DUE?"
Gnomo Due: "Niente... Un albero..."
Gnomo Uno: " Mi stai copiando!!"
Gnomo Due: "No. Il mio è verde."
Il mio animo pseudo-artistico ed estremamente indipendente, balza sulla sedia.
Per una volta, però non intervengo. Lascio fare, perché l'Uno non protesta molto e il Due è felice e beato.
Lo so. C'ho l'ansia facile. Però l'idea che il percorso di un bambino debba essere così influenzato mi fa prudere. E non parlo solo del disegno. No.
Parlo soprattutto del resto. Il Due vuole i capelli lunghi come l'Uno, vuole giocare a basket come l'Uno, vuole scrivere come l'Uno. Ommamma, mi dico, vuole essere l'Uno??
Io gli propongo alternative e lui con la semplicità di un quattrenne mi dice che le alternative gli fanno schifo.
Il mio pediatra dice di non vedere il negativo, ma di sottolineare il positivo, ossia il loro legame che si costruisce, la loro complicità che passa anche dalla mitizzazione e dalla imitazione.
Io penso che avrei dovuto fare il liceo classico, ma mio fratello faceva lo scientifico e dunque l'ho fatto anch'io. E io ODIO la matematica.
Penso al mio essere sorella minore di due e all'idea di dover sempre rincorrere qualcuno che è sempre più di te: più grande, più abile, più idoneo.
Forse il Due però ha bisogno di questo, come dice il pediatra. Lo rassicura, lo mette in un nido, traccia i confini. In fondo lui è stato soprannominato il bambino delle liste. Fin da piccolo ha avuto il bisogno di nominare:
TU la mamma
Lui il papà
Lui l'Uno
Io il Due
E' andato avanti così dai due ai tre anni e mezzo.....
Adesso sta elencando in altro modo. Non mi resta che rispondere.
Io ho i tuoi stessi timori, due bambine con 2 anni di differenza tanta voglia di copiarsi e imitarsi in tutto. Spesso mi sono sentita dire che è colpa mia, stanno troppo insieme devi dividerle e trovare degli spazi separati... forse hanno ragione ma non solo per me non è facile ma poi, come il tuo pediatra ci vedo anche un lato positivo: sia adorano, compensano e si completano. Una sorella o un fratello sono un legame prezioso, una ricchezza!
RispondiEliminacosa ci vuoi fare se l'Uno è un figo carismatico di natura? io pure lo copierei, fossi lì a fare l'albero...
RispondiEliminapoi succederà che Due, BDGO, sorprenderà tutti con le sue visioni uniche ed inimitabili, mature perché covate e protette...a suo tempo...
Leggere il tuo post mi ha fatto riflettere su una cosa: tu secondogenita ti identifichi con il tuo Due e ne noti le fragilità. Io faccio lo stesso con il primogenito e io sono la sorella maggiore. Magari è un caso, che dici!
RispondiEliminaOh, quanto hai ragione! In effetti spesso anche mi chiedo: ma l'Uno non si romperà di avere dietro di sé sempre suo fratello?
EliminaCiao amica! Credo di capire cosa pensi da mamma e da sorella minore. Ho accusato un po' la "sindrome della sorella di" sia per gli atteggiamenti provenienti degli altri (paragoni che fioccavano da tutti i lati) sia per quello che proveniva da dentro di me con il perenne conflitto tra l'ammirazione e l'amore per mia sorella e la voglia matta di emergere per quello che ero e basta. Poi il tempo fa grandi regali, dico questo perchè solo da grande ho scoperto come mi ha sempre visto lei invece, e lì ho capito che l'ammirazione e l'appoggiarsi al modo di essere dell'altro era reciproco, una sorta di scambio di forza che fortunatamente continua ancora adesso.
RispondiEliminaDa mamma ho paura, soprattutto di non saper gestire i paragoni e di non saper valorizzare le diversità delle mie bimbe e il loro essere uniche...la piccola dice le stesse cose della grande, non mangia più la banana se la grande vuole la mela, corre dove corre lei...lo so sono stupidate ma a volte mi bloccano e adesso con l'asilo, stessa sezione o sezioni diverse? Consigli bene accetti!
Un bacione! Ale.
Ciao Ale! Probabilmente dovremmo davvero lasciar andare, lasciar mangiare la mela, lasciare copiare il disegno... l'unica cosa io penso che se fossero i miei figli li metterei in sezioni diverse, perché in ambito sociale vorrei che ognuno avesse il proprio territorio, anche per scambiarsi poi delle idee...
EliminaNon la vedo cosi' traumatica.
RispondiEliminaTi parlo da sorella UNO.
Io e mia sorella siamo cresciute sempre appiccicate, sempre inesorabilmente insieme.
Sembravamo gemelle anche nel modo di vestire.
Lei mi copiava spessissimo, a me non turbava , lei si divertiva perche' imparava da me.
Litigavamo e facevamo pace ogni santo giorno.
Siamo cresciute e se ci vedi ora dici" sorelle quelle? Mah va' la'!!! "
Siamo opposte in tutto!
E ci amiamo da impazzire!
Saranno loro a creare il loro modi di esprimersi.
Secondo me devi lasciatli fare e basta ;)
Grazie Luby. E' una preziosa testimonianza...
EliminaPuò anche essere che un due non vada al classico, pur essendo dotatissimo, proprio perché c'è andato un uno, per non essere costretto al confronto...
RispondiEliminaLe nostre identificazioni sono inevitabili, ma dietro il loro essere Uno e Due sta il fatto che sono due bambini diversi, due persone diverse, fragola e limone, che stanno crescendo insieme. Quanto della loro diversità dipenda dall'essere venuti prima o dopo non lo possiamo dire con certezza, può sempre trattarsi di una ricostruzione a posteriori..
Hai ragione. E io sono laureata in dietrologie....
EliminaVedo che è già stato detto praticamente tutto. Anche Sorellina imita in tutto e per tutto quello che fa BUH e lo considera il suo fratellofaronellanotte!!
RispondiEliminaIo però l'ho sempre vista come una cosa positiva, lei in questo modo a due anni e mezzo è molto più avanti di quanto non lo fosse lui alla stessa età.
Comunque leggendo i commenti precedenti, credo che il mio punto di vista dipenda dalla mia posizione neutra: io sono una numero 3 arrivata dopo tanti anni, perciò il confronto e la competizione con le mie sorelle non ci sono mai stati :-)