giovedì 29 marzo 2012

SUI COMPITI

Ieri ho letto un sacco sulla querelle compiti a casa.
Tutto è partito da questo articolo del Corriere in cui si parlava di molti genitori francesi che hanno lanciato il boicottaggio dei compiti a casa.
Ora, giusto per onor di cronaca, in Francia, dal 1956 sarebbe vietato dare compiti alle scuole elementari.
Ma il punto è? Io come vivo i compiti a casa dell'Uno?


Dunque, facciamo un passo indietro.
Quando io andavo alle elementari, mia mamma lavorava tutto il giorno.
Mio papà mi veniva a prendere alle 12.30, pranzavo a casa e poi alle 14 andavo da mia nonna e ci stavo fino a sera. Ricordo perfettamente che la prima cosa da fare erano i compiti, non si scappava. Li facevo da sola e poi mia nonna li controllava.
Non ho avuto turbe da compiti. Ogni tanto ci provavo a dire dopo anche se sapevo che la battaglia era inutile. Punto.

E ora?
Uno ha i compiti quando non ha i pomeriggi di rientro. Non sono molti e anch'io glieli faccio iniziare intorno alle 14.30. Lui preferisce avermi intorno, io preferirei stargli con il fiato sul collo, ma faccio uno sforzo su me stessa e me ne vado. Deve farli da solo.
Sì, un po' mi esaspera il fatto che 15 addizioni le faccia in un'ora, perché prima deve temperare la matita, poi si ricorda che ieri fuori c'era un bel fiore, poi si ferma immobile con la penna a mezz'asta guardando nel vuoto (e no, non sta pensando alla semiotica della lingua italiana), poi mi racconta che oggi a scuola....
E io penso, che se lui li fa in un quarto d'ora i compiti, poi... Poi? Poi cosa? Ma non è bello, a casa farsi i compiti in un'ora? Perché bisogna correre...
Sì, anch'io mi ripeto, cara Vegetti Finzi, che la noia è importante, ma spesso non la riconosco. 

E poi è tanto vera anche quella frase dell'articolo del Corriere in cui si dice che si vuole una scuola narcisista, "luogo di non compiti e doveri, ma gratificazioni e piacere".
E' vero che spesso noi genitori desideriamo una scuola che sia al nostro personale cospetto, che venga incontro alle nostre esigenze, che ci capisca, che sia, in effetti, una nostra succursale.
Questa forse è l'idea sbagliata, vedere la scuola come l'estensione delle mura di casa.

15 commenti:

  1. Passa a trovarmi: ho qualcosa per te :)

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  2. La scuola non può e non deve essere un'estensione delle mura di casa e i compiti vanno fatti come lì facevamo noi da piccoli!
    Scusa, ma in questi frangenti viene fuori la signorina rottermeier che c'è in me!
    ;-)

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  3. Io non ricordo turbe da compiti non ne avevo di eccessivi,
    Ma ho visto compiti di bambini ora...
    Pazzesco!
    Una marea di materie ed ogni materia almeno cinque o sei pagine di svolgimenti!
    Ecco, questa e' esagerazione, ci sono bambini che passano dalle 14 alle 18 a far compiti , se il tuo impiega un ora per una materia e' normale impiegarne tante per tante materie.
    A questo punto credo dipenda dalla scuola...Dagli insegnanti, dal programma.. Boh!
    Fatto e' che molte mamme qua da me gli fanno fare la meta' dei compiti con i bimbi che poi tornano a casa pienii di note e di richieste di incontri con i genitori.
    Mi metto nei panni di chi ha quei figli... Farei lo stesso, mi rifiuterei di vedere un bambino su una sedia tutto il pomeriggio, la scuola non deve essere cosi' opprimente.
    Il troppo stroppia...
    Compiti si, ma percortesia che siano per bambini di elementari appunto e non come quelli degli universitari!
    Non si puo' tutti i santi giorni aprire il diario di tuo figlio e trovare la pagina piena zeppa di materie da svolgere oggi per domani!

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    1. sono assolutamente d'accordo!!!..i compiti sì..ma a misura di bimbo...non di adulto...e soprattutto non quando si hanno i rientri!!!...dopo 8 ore di scuola ancora da studiare ancora da fare qualcosa...uffff... secondo me il giusto sta nel mezzo...

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  4. Il Grande esce alle 16.30 e durante la settimana non gli danno i compiti. Solo al week end. Ora che ci sono le belle giornate glieli hanno diminuiti. Al colloquio l'insegnante mi ha addirittura chiesto se secondo me andavano diminuiti ulteriormente.

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  5. Anch'io avevo compiti, a volte molti a volte meno, e non mi sembra di aver subito delle turbe particolari (spero !).
    Qui da noi tutti fanno il tempo pieno e tutti hanno compiti, di solito ben distribuiti, anche se a volte capita di avere diverse cose per il giorno dopo, l'importante é dilazionarli sui vari giorni, non aspettare l'ultimo momento ed avere tutto il materiale.
    In fondo mi piace seguirli per i compiti, mi da l'idea di cosa stanno facendo e mi permette di organizzare il nostro homeschooling part time in modo ideale.
    La grande stava trattando gli egizi, abbiamo visitato l'esposizione di Tutankamon, mentre la piccola parlava della scoperta dell'America e abbiamo visto un film su Cristoforo Colombo mentre nelle nostre letture serali abbiamo letto il libro "Le tre caravelle".
    E' vero che a volte sacrifico un po' le cose che piacciono a me (leggere in primis), ma penso anche che questi anni passino talmente in fretta che avere la possibilità di seguirle così sia un grande privilegio.

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  6. Sinceramente faccio fatica a seguire la mia figlia nei compiti di scola italiana perciò diventa il compito del papà (non ha scelta). Io la seguo nei compiti di scuola russa. Quello che mi dispiace, ma tanto tanto e che tutte quelle materie che formano un bambino esteticamente come musica, pittura, ballo hanno poccissimo spazio nella vita di un bambino: se torna alle 5 e mezza e deve fare i compiti quando potrà dedicarsi a uno stumento musicale per esempio? A scuola e previsto un ora di musica alla settimana e uno di Immagine ma anche quel ora di immagine non centra con la pittura perche usano solo matite colorate e colla niente colori.
    Grazie di questo argomento, da riflettere.

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  7. io li ho sempre avuti e non mai pensato all'eventualità di non averli...l'anno prossimo noi siamo di prima e credo che farò come te, lascerò a lei i suoi spazi stando intorno per aiutarla se serve.
    però ora che mi fai pensare magari sono così matta perchè ho avute delle turbe legate ai compiti a casa?

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  8. io ho avuto una collega in para da compiti. era letteralmente stressata, pareva li dovesse fare lei. ha poi optato per delegare ad una ragazza universitaria, escludendo del tutto che la figlia potesse farli da sola.
    io devo vedermeli di fronte per giudicare, anche in questo caso ho come l'impressione che dipenda da scuola a scuola, anzi da classe a classe...

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  9. Noi cominceremo con i compiti da settembre, Tigro va in prima elementare, e non sono come mi rapporterò con loro...diciamo che vorrei fare come te e lasciare che faccia da solo, come del resto ho sempre fatto io, ma...ce la farò??? ... ti dirò poi!!!!

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  10. La mia esperienza è molto simile alla tua.
    Non amo assolutamente stare col fiato sul collo a nessuno, ma, con un figlio se non lo faccio, alla sera siamo ancora in ballo, e con l'altro invece non è necessario perchè si organizza.
    Detto questo, secondo me i compiti devono servire a rinsaldare ciò che è già stato appreso bene a scuola e quindi essere pochi, troppe volte invece i genitori si devono sostituire agli insegnanti. :(

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  11. MIV ti segnalo questo contributo di un'insegnante: http://blog.libero.it/maestrapiccola/11191869.html

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  12. Grazie per i vostri commenti... in realtà è problema non da poco...

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  13. Le mie figlie fanno entrambe il tempo pieno, la grande che è in quarta ha una quantità di compiti secondo me esagerata. A lei non lo dico e non mi sono mai lamentata più di tanto con le maestre ma credo sia assurdo passare il week-end sui libri.I compiti sono generalmente distribuiti per i vari giorni della settimana ma durante la settimana è impossibile farli si esce alle 16.30 si fa attività sportiva e mia figlia ha anche la logopedia 2 volte a settimana. A Roma la situazione sembra essere questa in gran parte delle scuole. Dalla 3 elementare questi bambini non hanno più week-end liberi! :-(

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