"Tararì tararera" di E. Bussolati - Carthusia |
E' una lingua strana, ma comprensibile.
Ecco l'incipit:
Tararì tararera... sesa terù di Piripù:
Piripu Pà,
Piripù Mà,
Piripù Sò,
Piripu Bé
e Piripù Bibi.
Piripù Pà, Piripù Mà,
Piripù Sò e Piripù Bé
su sero gnamgnam.
Piripù Bibi no-no-no:
sesa ino ino ino.
Aiutati dalle illustrazioni il significato si apre d'incanto.
A volte lo faccio questo gioco con i bambini, inventiamo parole inesistenti con cui dobbiamo discutere e soprattutto far capire le intenzioni, i sottotesti. Mi sono così accorta che parlando senza parole arrivano di più le sfumature a volte.
Oppure mi capita di ascoltare un linguaggio che è quasi ma non ancora. Delle parole ordinate con fatica e così lampanti nel loro disegno. Si legge tutto in quello strano linguaggio ed è così bello ascoltarlo.
Lui è la fonte:
Il contesto è domenicale, senza fratelli, con tanti fiori da raccogliere e 700 metri di strada da percorrere fino ad arrivare alle caprette.
"Mamis fiore.
Fumo, offia. Blè!! Chifo!!
Tanti fiori. Due quatto sei otto. (ndr: l'Uno è alle prese con le tabelline)
Ohhhhhhhh.... buco!!!!!! Ormica buco casa nanna.
Abero tira tira. Ahhhh no abero tira nonononono!
Pente grande pente mangia mottro groscio groscio.
Guadda mamis!!! Buco acqua... Blè!!! Acqua cane beve.
Patta!!
Oh no patta?! Cacca vallo. Blè cacca vallo!! Chifo! Puzza!
Cane!! Due cane!! Viva!!! Viva cane bellooooooo..
No pura mamis... bello cane.
Magherita granne, magherita picca picca.
Magherita mamma, magherita bimbo.
Tò mamis!
Cape!!!! Ciao cape!!!!
Mangia folia... tò mangia.
Lingua lungaaaaaaa....
Ciao cape!! Ciao!!
Io casa. Baccio mamis. Tanco tanco...!"
per quel pratone verde sono disposta ad imparare...pato beeeelo ohhhhhh cape! fato caca capeeee puzza! come vado?
RispondiEliminaBava Tima!!!!!
Eliminama sei un'artista nata!
EliminaStupendo!
RispondiEliminaIn teatro, ad esempio, si usa il linguaggio "nonsense" per apprezzare l'intenzione e l'emozione di quello che si dice.
Buona giornata:)
Anch'io credo di aver fatto qualche gioco del genere a suo tempo...
EliminaDivertente il vostro percorso linguistico verso le caprette...
RispondiEliminaIl libro è formidabile e a casa nostra la piccola parla la lingua piripù (più o meno) mentre la "grande" si esprime come un libro dell'ottocento, manca solo il poffarbacco e ci siamo. Devo preoccuparmi?
Anche a casa mia c'è il letterato ottocentesco e il piripù... però s'intendono benissimo!!
Eliminabellllllloooo...bimbo... Forse dovrei essere più contenuta...forse... ma quetto cucciolo mi piace piace piace... poi da quella domenica...quanto ridere...quanta meraviglia nello scoprirlo... ascoltarlo....La gioia è inaspettata e a volte così vicina!!!...nostalgia di parole in costruzione...
RispondiEliminaSì Ale... anch'io penso che mi mancheranno un giorno queste "parole in costruzione"... per questo ora me le godo a più non posso. :)
Eliminail mio bimbo grande da quando il piccolo ha cominciato a parlare si è messo a parlare come lui, e ha contagiato gli altri bimbi a scuola per cui hanno inventato il loro linguaggio segreto di "spie"..
RispondiEliminae anche io sono alle prese con il linguaggio senza parole dell'improvvisazione corale... la sintonia continua! ;-)
Direi che "baccio" è un linguaggio universale... ;-)
Allora non sono l'unica mamma "sui generis"...io ho passato un intero pomeriggio a parlare con le mie figlie solo con il supporto espressivo. Un tipo di lavoro del quale avevo lungamente letto. Dovevano provare a rispondermi e comunicare con l'espressione del viso. E' stato molto divertente.
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