mercoledì 25 aprile 2012

SULL'EUTANASIA ovvero IL 25 APRILE

Mia nonna ha 97 anni.
E' lucida e fino a poche settimane fa leggeva in libro a settimana.
Ora non ci riesce più, perché non sta bene, non mangia, non beve.
Prega.
Prega tutti i giorni di andare a dormire e di non svegliarsi più. Sarebbe una liberazione, mi dice. Ho voglia di morire.
Le ho sentite tante volte queste parole, alle quali io reagivo con comprensione e fermezza. No, nonna. Non devi dire così, ci sono io, i tuoi nipoti, le tue figlie, i tuoi libri.
Ma ora non ce la faccio più a dirlo.

In qualche scatola preziosa ho un'audiocassetta che ho registrato almeno venti anni fa. Lì dentro mi racconta tutta la sua vita.
Intorno ai giorni della liberazione erano i giorni più cruenti e crudeli.
Mi ha raccontato che mio nonno è sfuggito al rastrellamento delle fosse ardeatine perché avvisato dal soldato gentile di scappare da quelle strade. Mi ha raccontato degli otto piani da fare tutti i giorni per portare l'acqua in casa, con mia zia di due anni, con una dissenteria cronica da più di 12 mesi e mio nonno allettato  per mancanza di cibo. Mi ha raccontato delle vicine che andavano a letto coi soldati e che, commosse, le portavano un po' di zucchero e un po' d'olio.
Mi ha detto pochi giorni fa che però lei andava avanti. Non pensava alla paura, andava avanti a vivere "ed ero quasi più serena che adesso, nonostante i miei quaranta chili e la fatica".


Oggi non riesco più a consolare mia nonna.
Perché anche io prego. Prego che si addormenti tranquilla e che non si svegli più.
Ho lasciato da parte i miei egoistici desideri, e ho capito.
Ho capito che ha ragione, e fa male davvero dover affrontare questa ragione.
Pregare perché possa esaudirsi il suo desiderio non è forse un po' praticare l'eutanasia?
Probabilmente da un punto di vista pratico la risposta è no. Ma dal punto di vista del cuore è sì.

9 commenti:

  1. passo. e ti stringo una spalla con la mano.

    RispondiElimina
  2. Eutanasia significa letteralmente "buona morte".
    La vita a un certo punto finisce e ognuno si augura che sia nella maniera meno dolorosa per tutti, credo che tu possa chiamare il desiderio che tua nonna muoia in pace, eutanasia, buona morte appunto.
    Non è "peccato" in questo caso: tu non la uccidi, è amore per la vita! Per quella che verrà...

    RispondiElimina
  3. Che argomento delicato e doloroso hai toccato... Ho sentito un pezzo della storia come mia: un mio zio si è salvato dalle Ardeatine solo perché riconosciuto come compagno di caccia da un soldato, e liberato. Mia zia non so quante volte ha sfiorato la retata nel ghetto che si ostinava ad attraversare...

    Ma l'argomento eutanasia è così difficile, delicato, doloroso. Io credo che quando qualcuno invoca la fine sia giusto aiutarlo. Avevo un accordo con la mia ex moglie, accordo che ora non posso più vantare: se fossi stato malato e le avessi chiesto di aiutarmi a morire l'avrebbe fatto. Io credo che questo sia uno fra i più grandi ed estremi gesti d'amore che si possano fare. Io ho il terrore di non essere più io, di non essere più presente, di essere un'altra cosa causa malattia. E ora che sono solo, ho anche il terrore di perdere l'autonomia, ed essere dipendente da non si sa chi, siano questi miei parenti che sicuramente hanno altro da fare, oppure siano persone che lo fanno per lavoro o per carità. Io non vorrei mai trovarmi in questa situazione. Non vorrei mai essere un vegetale pensante, o un animale decerebrato, o un uomo non più autosufficiente e dipendente dall'altrui destino.

    Capisco tua nonna, che non ti chiede di aiutarla, ma solo di starle vicina. Ma hai già capito che i desideri così importanti si devono appoggiare.

    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  4. La mia nonna paterna è morta a 90 anni - che a lei sembravano un'eternità: si è addormentata e mai più risvegliata.
    Anche lei, come tua nonna, pregava per questo.
    La cosa importante è aver donato il nostro amore ed empatia alle persone che amiamo: solo così non andranno mai via, saranno sempre nel nostro cuore.
    Un abbraccio:)

    RispondiElimina
  5. Che il Dio che lei prega le renda dolce il suo tempo. Lina

    RispondiElimina
  6. Cara MIV, ti sono vicina con affetto.
    Mi vengono in mente più episodi, purtroppo di nonni ne ho seppelliti 3 e 2 quando ero abbastanza grande per capire e di recente, proprio un anno fa, mio suocero.
    Mia nonna, in particolare, nei suoi ultimi giorni (92 anni) mi diceva le stesse cose della tua: pregava di morire presto.

    Non è eutanasia assecondare un desiderio legittimo e comprensibile come questo, è solo rispetto, sai?

    Il corpo è solo il nostro involucro, ci ospita ma non per sempre, a un certo punto termina il suo compito e arriva il momento di lasciarlo perchè non è più in grado di accompagnarci, è la fine del viaggio.

    Auguro anche io a tua nonna una fine dolce e un commiato sereno.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  7. Auguro a tua nonna veramente di addormentarsi dolcemente come desidera.
    Mina

    RispondiElimina
  8. Passo. Leggo. Prego. Un abbraccio

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...