giovedì 27 ottobre 2011

AZZURRO vs GRIGIO


Stima, un'amica dieci giorni fa mi ha visto un po' malconcia, con le spalle curve e la faccia triste. E' rimasta lì, un po' sbigottita e poi mi ha detto che in questi casi a lei piace camminare. E io le ho detto, allora passami a prendere e lei mi ha detto certo! Passo io tra due giorni.
Ci sono persone così... io stordisco tutti con le parole, mentre lei mi ha aiutato mettendo uno zainetto in spalla e indicandomi la baita.
Non ce la posso fare, le ho detto. Prenditi il tempo, mi ha risposto.
E così siamo giunte al Bollettone. Ma che bei nomi hanno le cime delle montagne?
C'era lassù un vento fortissimo. Davanti a noi si stendeva la pianura padana, là in fondo Milano, a sinistra Como. Mentre alle nostre spalle c'era quel ramo del lago di Como.

Io vivo sotto là... e mi sa anche molti di voi....


Là c'è la Svizzera... fortunelli...

La cosa più impressionante non era tanto questa sconvolgente diversità meteorologica, quanto piuttosto il fatto che da casa mia il cielo sembrasse sorprendentemente blu.
Ecco, mi dicevo, questo paesaggio mi fa da metafora. Io per mesi ho continuato il mio cammino, anche faticando, pensando che il cielo sopra di me fosse azzurro. Invece no. Il mio corpo mi ha fermato, mi ha costretto a salire su per il sentiero e mi ha rivolto la faccia a quel grigio melmoso. Dandomi però l'alternativa, ricordandomi che non sempre il nostro cielo è così.
Dunque grazie B., davvero. E buon compleanno.

mercoledì 26 ottobre 2011

I CORTI DELLA PIXAR

Care mamme F&C, a casa mia sono stati ribattezzati "I Corti della Pizza". Perché ogni famiglia ha le sue licenze poetiche. Il sabato ogni tanto li rivediamo questi brevi pezzi d'animazione.



Si parte dai primi, più sgangherati e meno precisi, con un'animazione approssimativa e si arriva a oggi, con dei piccoli capolavori. E' il mio omaggio a Jobs che m'immagino vulcanico e irrequieto. Nel suo periodo di fuoriuscita da Apple, fondò questa casa di animazione che, manco a dirlo, divenne leader del settore.

Il nostro preferito è questo. Oh quanto Stu (extraterrestre) c'è in me!!

martedì 25 ottobre 2011

SULLE CASE

Come ogni giorno, quando l'Uno torna da scuola, controllo i quaderni. Non lo faccio solo per vedere a che punto è, o come si comporta, lo faccio soprattutto perché sono curiosa di vedere come vede il mondo senza di noi.

Pochi giorni fa c'era un disegno. Questo:


Questa è la nostra nuova casa, quella dove ci dovremmo trasferire. Le croci alle finestre sono lo scotch che mettono i serramentisti, che non abbiamo ancora tolto.
Che bello. Il problema del cambiamento è solo mio, mi sono detta. Per lui quella è già la sua casa. 
Manca solo il fumo dai comignoli. Presto accenderemo un bel fuoco nel camino....

lunedì 24 ottobre 2011

POST DEL VENERDÌ AL LUNEDI'

Naturalmente gli eventi hanno giocato tutto a sfavore. Febbri lampo, riunioni dell'ultimo istante, case continuamente incasinate. E così non vi ho parlato dei libri che Denti ci ha suggerito. Ma ora mi metto. Eccheccavolo!!

Intanto il Roberto ha tessuto un lungo elogio della Bianca Pitzorno ed in particolare tutta la serie di Lavinia. Io la Pitzorno l'avevo estromessa dai miei autori dopo che una noiosissima prof delle medie ci aveva costretto a leggere La bambina col falcone che a me proprio non era piaciuto e soprattutto dovevamo fare un sacco di riassunti.



Poi è passato a Pinin Carpi. Dicendo che Cion Cion Blu è un capolavoro. Azz. Non lo conosco per niente! Ma con quel titolo deve per forza essere un capolavoro.


Poi ci ha letto un brano di un libro appena uscito. E l'ho comprato immediatamente. E' meraviglioso e divertentissimo. Un mix di Dahl e di Rodari:


Sono racconti, per bambini dai sette-otto anni.
Vi trascrivo questo.

TESTO LIBERO
Domenica sono andato da mio zio e da mia zia. Abbiamo mangiato pollo con patatine. Dopo siamo andati allo zoo e abbiamo visto la tigre nella sua gabbia. Che bella giornata!
Lunedì sono andato dalla tigre. Abbiamo mangiato mio zio e mia zia con patatine. Dopo siamo andati allo zoo e abbiamo visto il pollo nella sua gabbia. Che bella giornata!
Martedì sono andato dal pollo con le patatine. Abbiamo mangiato la tigre. Dopo siamo andati allo zoo e abbiamo visto mio zio e mia zia nella loro gabbia. Che bella giornata!
Ecc.

Le lacrime ci sono scese a me e Gnomo Uno. Le lacrime delle risate fragorose!





giovedì 20 ottobre 2011

ROBERTO DENTI ovvero SE MAOMETTO NON VA ALLA MONTAGNA

Chi è Denti?
Roberto Denti è uno scrittore. Roberto Denti ha 87 anni e da quarant'anni dirige la Libreria dei Ragazzi di Milano.
Sono anni che sbircio sul suo sito e mi dico vado. Ma poi non vado.
Così ieri lui è venuto da me, in una libreria qui da noi e mi sono detta o ora o mai più.

Com'è Denti?
Un appassionato. Un uomo di passione viscerale per i libri e per i bambini. Un milanese che ama Milano, come solo quelli che vengono da fuori la amano, vero Stima....

Cosa ha detto?
Mille cose, doveva parlare 40 minuti, ma dopo due ora eravamo ancora lì, appese alle sue labbra.
Ha esordito dicendo che i bambini devono leggere perché devono imparare parole sempre nuove, perché occorre imparare le parole per imparare a pensare. Ha detto che i bambini non hanno le croste addosso, come noi, per questo sono magici.
Ha detto che anche le parole sono come delle formule magiche: se dici a un bambino che la sedia è stanca di fare la sedia, lui ti guarda stranito. Ma se dici a un bambino: "C'era una volta una sedia che era stanca di fare la sedia..." allora il suo sguardo diventa incuriosito, perché la storia diventa vera.
Ha detto che il suo amico Gianni Rodari era solito dire che il verbo leggere non contempla l'imperativo.
Che anche quando vanno alle medie bisogna leggere ai propri figli, perché per loro l'atto di leggere e il piacere della lettura non sono legati in modo così scontato.
Ha detto che occorre fin da piccoli abituarli alle nobili illustrazioni, proporne sempre di diverse, citando un'incantevole Cenerentola di Innocenti:


Ha sparato a zero sui classici, dicendo che i bambini hanno tempi diversi da quelli di un classico e che occorre quindi cercare tra le nuove uscite i nuovi classici. Ha detto che è inutile far studiare i Promessi Sposi al biennio delle superiori, perché i ragazzi non lo capiscono e non lo amano (oh, quanto è vero....) e poi ha chiosato: "e poi basta richiedere sempre il riassunto!!".
Ha detto che l'Italia è l'unico paese in cui gli insegnanti pagano coi loro fondi la formazione, ed è l'unico paese in Europa in cui la Biblioteca Scolastica non è riconosciuta in modo istituzionale. Un famoso psicanalista infantile francese, ha detto, gli ha chiesto come facciamo noi italiani senza Biblioteche a scuola e lui ha risposto: "sopravviviamo". Poi il francese sarcastico gli ha chiesto: "I cessi li avete a scuola?".
Lui dice di aver risposto di sì, ma di aver omesso che la carta igienica la portano i bambini.
Questo è Roberto Denti.



Domani vi racconto dei libri che ci ha suggerito!

mercoledì 19 ottobre 2011

RITROVARE LA ROTTA

Per ritrovare le rotte occorre affidarsi alle bussole. Uno cerca, con orgoglio, di leggere le stelle, pretende di sapersela cavare da solo sempre e comunque, ma è un'illusione.
Occorre una freccia, un punto oltre l'orizzonte per poter ricominciare a guardare in alto.


E, amiche F&C, aiuta anche un film da ridere, come li chiamano i bambini. Magari in compagnia di un K., con un divano stracomodo, una coperta di lana rossa e un bicchiere di latte caldo in mano.
A me ha fatto proprio ridere.

LA BANDA DEI BABBI NATALE


(Mi ha anche quasi riconciliato con i primi alberi di Natale visti al super....)


lunedì 17 ottobre 2011

INTERNO BRIANZOL-MESSICANO

Stima, dopo tanto tempo, abbiamo avuto ospiti a casa. Un'amica che viene da lontano, "dopo l'Africa", come dice Gnomo Due. Avevo parlato del nostro viaggio di allora qui. Poi passano gli anni e cambiano le condizioni, ma ti rendi lo stesso conto di quanto quei legami hanno contato.
Vedere i suoi tratti indios, le sue camicie ricamate, i suoi lunghi capelli neri, sentir parlare di madreterra, di mais, di origami e di nuovi fermenti politici...
Mi toglie un po' da questa patria stanca e mi fa di nuovo sognare un po'.
Hasta luego.



giovedì 13 ottobre 2011

MANDALA ovvero RIPARTIRE DAL CENTRO

Oh, Stima. Che settimana. Difficile, ostica, rognosa, faticosa, tremenda.
Ho avuto l'impressione di toccare il fondo e di soffocare. Di non vedere vie d'uscita e, a tratti, di non aver voglia di viaggiare verso l'uscita.
Ho chiuso i ponti, anzi no. Mi si sono rotti i ponti, così... all'improvviso e ho avuto paura.
Mi sono disperata come un pesce fuor d'acqua che annaspa per tornare verso il mare e nel mio sbattermi e scodare ho incrociato preziosi aiuti.

Mandala quattro mani: Gnomo Uno e MiV
Grazie a F., il mio fedele shiatsuga. Ha rimesso a posto i miei Yin e Yang spanati. Ha dato calore dove c'era freddo. Ha rilassato dove era contratto.
Grazie alla mia incasinata famiglia allargata. Ho imparato che c'è un momento in cui è doveroso chiedere aiuto, in cui abbassare le spalle e arrendersi. Ho imparato che l'orgoglio irrigidisce e blocca, mentre io ho bisogno di andare avanti. Ho imparato che è bello tornare figli, a volte.

Mandala MiV
Grazie a René, mio faro semestrale, che snoda dove riesce i fili delle mie paure. Grazie alla sua cura, mi aiuta a tenere il centro. Quando vado da lei guardo le sue innumerevoli orchidee, guardo i suoi occhi grandi e mi sciolgo. E così, la medicina diventa un'altra cosa, davvero un percorso di guarigione.
Grazie a tutte le persone del mondo reale, come le chiami tu, Stima, che vedendomi saltuariamente mi gridavano: "Ehi, non stai aggiornando il blog! Tutto bene?". Questo camminare avanti e indietro tra il mondo reale e quello virtuale mi serve. E' solo che a volte la realtà prende il sopravvento e mi blocca.

Il mio mandala a mano libera.

Grazie Melablu. Davvero.
Grazie ai mandala. Ad un certo punto, come un leone in gabbia, ho avuto bisogno di fare qualcosa. Di usare le mie mani per fare in modo da liberare la mia mente. Nel trambusto del mezzo trasloco, mi era rinvenuto in mano un vecchio libro di mandala, che coloravo al liceo.
Il mandala è un cerchio decorato con motivi per lo più geometrici. I monaci buddhisti lo usano come strumento di meditazione. 
Sono andata al super, in quelle librerie da super e l'ho trovato: Mandala Kids. Va bene, mi sono detta. Il mio era sepolto in non so quale cartone. A casa ho preso i Turbo Giotto e ho cominciato a colorare. Partendo dal centro, per poi allargare. Scegliere il colore, stare nei bordi. Alternare. E assaporare la simmetria di un mondo perfetto. Il respiro si è fatto profondo e ho capito che dovevo disegnarne uno più grande.
I monaci usano la sabbia colorata. Io ho preso la carta da pacco e ho cominciato a disegnare cercando, sforzandomi, di fare cerchi a mano libera più vicini possibile alla perfezione.
Il risultato è stato questo:


Questi giorni lo coloro. Ho comprato il pennello e le tempere sono pronte.
Parto di nuovo da lì, dal centro e per una volta lì metto me stessa.

lunedì 3 ottobre 2011

LIBERI DAI LIBRI

Loro sono i primi abitanti della nostra nuova casa, Stima.
Sono partiti. Li abbiamo curati. Li abbiamo delicatamente inscatolati.
Con dolcezza li abbiamo fatti riposare, anche a scapito della nostra personale sicurezza (soprattutto
quella del Tre, che cercava imperterrito di scalarle).


Infine, un caldo pomeriggio di ottobre sono partiti, hanno preso il volo. E non è una metafora, davvero sono volati con la gru sul camion e da lì, grazie a due aiutanti forzuti, hanno trovato rifugio nella nostra futura casa.
Oh. Che bello.
Che bello poter avere adesso a disposizione una stanza vuota! L'eco delle nostre voci e il parquet macchiato dal sole...
Quasi quasi, con la scusa della casa nuova, porto di là tutto e poi noi rimaniamo qua. Per un po', per goderci davvero l'assenza di oggetti. Non l'avrei mai detto di poterlo pensare, cara Elle, ma è veramente bello.

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