Che possa essere la mia salvezza.
Dall'autunno traballante. Dal freddo-caldo opprimente. Dalla velocità vorticosa grazie alla quale siamo già al 21 ottobre. Dal cielo grigio perché, come dice Buzzati: "In certi giorni di settembre, sotto alle nuvole temporalesche, non è poi detto che certe cose non possano avvenire".
I temporali ci hanno devastato le betulle, spezzando rami.
Tutti tesori, certo.
Ma di quei rami sottili e un po' mollicci che fare?
E girovagando ho visto queste stelle. Non riesco più a trovare il link, ma appena riesco lo metto. Ho un ricordo vago e penso di non aver nemmeno letto (era statunitense) il testo. Ma mi è bastata l'immagine.
Prendere un ramo flessuoso di betulla, di 5-7 mm di circonferenza, lungo un metro circa e piegarlo in 5 punti. Si spezzerà probabilmente, ma non del tutto. Bene, fate di quel "ma non del tutto" la vostra salvezza, un po' come nella vita no? Aggrappatevi a quella forza divina che lo tiene insieme e con della rafia, se serve, dategli solidità. Ma non pensate, quei micro-frammenti di legno unito, sono più solidi di quanto non appaiano. Fidatevi di loro dunque e andate in soccorso dei punti in cui c'è davvero bisogno.
Questa è stata la mia prima stella:
Io ho provato vera gioia nel realizzarla. Soprattutto nell'evitare l'uso della colla.
Non mi sono messa a pensare che fossero natalizie, in realtà per me erano un regalo all'autunno.
Si può anche fare una ghirlanda naturalmente, ma a me hanno dato più soddisfazione singole. Le ho distribuite nella casa, le ho distribuite ai bambini.
E poi, ecco, un omaggio a quella stella cadente che ho visto a luglio... una storia lunga, tra me e lei.
Che belle!
RispondiEliminaLe proporrò di certo ai miei bambini!!
...parole legni stelle ... che riscaldano...
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