Anima in pena è il mio secondo nome. Me lo dice K., me lo dico io, me lo dice la mia famiglia intera. Come se questo non saper stare mai in nessun luogo non fosse anche un po' un'ansia genetica...
Come queste nostre vacanze di inizio anno, nonostante gli gnomi siano tutti malati: siamo passati dalle vette innevate al mare d'inverno. Perché fermi fermi non ci sappiamo stare.
E forse anche questo vuol dire la strada.
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| Vacanze austriache. |
Ormai ben pochi hanno il privilegio di poter vivere la strada nel gioco. Men che meno chi vive nelle metropoli, come racconta Stima di Danno. Anche noi, che viviamo in un paese piccolo, abbiamo ormai poche strade ancora giocabili, quelle chiuse, quelle troppo strette per le macchine, quelle che confinano col bosco. Ma si contano sulle dita di una mano.
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| Sentiero di montagna, nostra salvezza. |
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| Mitica bobbata montanara su strada. Tre chilometri! |
E allora entra in gioco l'anima in pena. Perché è vero che spesso è una condanna. Ma il bisogno viscerale di camminare, di errare, di contemplare, di viaggiare, spesso aiuta anche i bambini a vivere il mondo come un'unica enorme strada.
E quando faccio e disfo valigie, quando vedo che gli gnomi saltano i ritmi a causa del nostro pellegrinare mi assale lo sconforto e penso che li sto condannando a causa di un mio bisogno.
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| La nostra casa viaggiante |
Poi però li vedo così entusiasti di quello che vedono, del diverso che incontrano, che i dubbi si sciolgono, come neve al sole. Si fa fatica a viaggiare, si fa fatica a giocare in strada. Ma che meraviglia è... Forse è anche ora di pensare che anche la fatica sia un diritto dei bambini da tutelare....
da piccola sognavo il camper,da ragazza sognavo il camper...ancora adesso lo sogno perchè vorrei viaggiare,viaggiare,viaggiare.per ora mi devo accontentare di una tenda 4 posti...
RispondiEliminae non è la stessa cosa...
fagli vedere il mondo ragazza,non rinchiuderli in 4 mura anonime di una anonimo posto che si stancherebbero di viverci,fagli vedere TUTTO.
e pensa che da grandi avranno dei ricordi che altri si sognano!
un abbraccio
mi trovo di nuovo a scrivere la stessa cosa: CHE BEL POST! grazie!
RispondiEliminaChe dire...io sono di parte, visto che noi abbiamo un camper e ti assicuro che lo sfruttiamo alla grande.
RispondiEliminasoprattutto d'estate, visto che sappiamo vivere solo al mare e sotto al sole.
L'estate appena passata, visto che ero in maternità, eravamo fuori 4 giorni a settimana, rientravamo per lavare e asciugare i panni (io) e per lavorare (mio marito): da maggio a settembre. E la vacanza vera l'abbiamo passata 2 settimane in giro per la Croazia.
I bimbi all'inizio erano un po disorientati, ma poi,soprattutto la grande, ha preso il ritmo, ha dimenticato tutti i giochi di casa, ha imparato a godere delle poche cose che si ha viaggiando in camper e è diventata la piu brava del mondo. Al rientro avevo un magone terribile, pensando ai capricci che ritornavano (e cosi è stato).
viaggiare apre la mente e il cuore e libera dal superfluo
Il diritto alla fatica
RispondiEliminaIl diritto alla frustrazione
Il diritto al litigio
Il diritto alla timidezza
Il diritto alla paura
...
potremmo creare un nuovo manifesto con diritti un po' meno dolci? con sensazioni e sentimenti che comunque fanno parte della vita, vanno accettati e metabolizzati?
ho passato l'infanzia in vacanze "camperesche" e posso dirti, tutta normale non sarò, ma di certo guardo le cose con occhi più aperti di tante delle persone che conosco e si definiscono normali.
RispondiEliminaTutti, grandi e piccini, abbiamo diritto allo spazio,mentale e soprattutto fisico!
ehi! sono risorta dall'influenza!! e vi ringrazio per le vostre parole...
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