DIARIO DI SCUOLA
di Daniel Pennac
- 2007 -
Per quanto possa apparire strano, Pennac a scuola era un disastro. Ma non un disastro così... un vero e proprio disastro. Poi, come racconta, è passato dallo scempio più totale datato 1959 al diventare professore in una scuola media nel 1969. Cosa gli è successo in quei dieci anni? Come è potuto accadere che il luogo che più odiava potesse diventare quello che più ha amato?
Qui lo racconta.
A partire dagli 0 in ortografia (sì sì, zero era il voto), fino alle bocciature, al collegio lontano da casa, alle richieste inascoltate ai genitori di farlo smettere di studiare.
Per tutto il libro ricorda i suoi salvatori: quattro professori che l'hanno aiutato e fatto rinascere. Di uno in particolare dovremmo essere tutti grati perché davanti agli innumerevoli strafalcioni, gli ordinò di scrivere un libro, un romanzo. Un capitolo a settimana, rivisto e corretto più e più volte. Un compito personalizzato insomma, solo per lui.
A quel punto si è detto: ma allora anch'io son degno, anch'io posso farcela e da lì la risalita.
Poi, naturalmente il libro si sofferma anche sul suo insegnamento, sui casi singoli, sui metodi (un brano a memoria a settimana, chiesto per tutto l'anno, per esempio).
E' un libro interessante e spassoso. Perché davvero Pennac è divertente e s'intravede tra le righe quel bambino che è stato:
.... oltre che negato, insolente. (...) Ma Dio, la solitudine del somaro nella vergogna di non fare mai quello che è giusto! E il desiderio di fuggire...perché
nella società in cui viviamo un adolescente tenacemente convinto di essere una nullità (...) è una preda.Come sempre le prime dieci righe sono qui.
E poi vi aggiungo un pezzetto, perché sempre lì ho aperto un giveaway che spero possa piacervi.
Ne ho letti vari di Pennac ma questo non lo conoscevo proprio. Grazie del consiglio
RispondiElimina"nella società in cui viviamo un adolescente tenacemente convinto di essere una nullità (...) è una preda". Mamma mia, com'è vero... Tempo fa ho ascoltato la testimonianza di una diciottenne, ora in comunità terapeutica, che diceva di avere cominciato a drogarsi a tredici anni... quante paure per i nostri figli...
RispondiEliminaL'ho letto! Pennac è sempre Pennac e questolibro è davvero carino! Torno più tardi a curiosare del giveaway che ora vado a fare una tisana al maritino che è tornato da lavoro con 38 e mezzo :( !
RispondiEliminaA dopo :)
Letto!
EliminaIn alcuni punti mi ha fatto sorridere in altri mi sono commossa perchè mi sono messa nei panni di un bambino o di un ragazzo che non viene capito e aiutato dalla scuola. Insomma se non sei bravo e non capisci al volo la scuola, spesso, ti etichetta come "problematico" e sembra che il tuo destino sia segnato.
Meno male che la scuola è fatta anche di "grandi" insegnanti che non insegnano per riempire la testa degli alunni di informazioni ma per tirare fuori il meglio da ciascuno.
buona lettura!
Pennac scrive bene. E dice un sacco di cose molto giuste, intuitive, intelligenti. Che qualunque professore dovrebbe riprendere e rimacinare. Quest'ultimo libro, a mio avviso, pur sempre di livello, è un po' ideologico, funzionale alla tesi (non solo condivisibile, ma secondo me giusta) che vuole sostenere.
RispondiEliminaSempre di argomento scolastico, ma in maniera più leggera e sottilmente ironica, molto belle le avventure, da lui scritte, del giovane Kamo.
Io ammetto di non aver letto ancora nulla di suo... Sarò l'unica?
RispondiEliminaE' nella mia lista "forse voglio leggerlo" da un po'. Mi è molto piaciuta la tua recensione. Gran bel post. Ciao!
RispondiEliminaora ho capito finalmente di cosa parla questo libro di cui avevo sentito parlare, ma non mi ispirava... invece la tua recensione mi ha incuriosita, grazie:)
RispondiEliminaCiao, anch'io ho sentito molto parlare del libro ma non l'ho letto, adesso mi incuriosisce anche per ritrovarci quel bambino che dici tu!
RispondiEliminaQuesto libro mi ha spesso attirato dagli scaffali delle librerie, ma poi non l'ho mai preso. Pennac, a parte questo libro, non mi ha mai ispirato molto. Magari questa volta ci provo. :)
RispondiEliminaVedo che Pennac va molto qui tra noi :-D
RispondiEliminaBene, bene! W Pennac
Un bacione
PAola
Credo che Pennac sia un genio!
RispondiEliminaDa insegnante, ma anche da studente perchè non si finisce mai di imparare, ho apprezzato moltissimo questo libro, che mostra gli infiniti punti di vista di cui tener conto quando pensiamo di sapere già tutto.
E a proposito del libro questo è molto bello:
http://www.youtube.com/watch?v=H6bDrxXwbGo
Ciao,
Monica