Anche Mamma in Verde partecipa a I Venerdì del libro di Home Made Mamma
"In realtà nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia".
La mia tesi era centrata sul rapporto tra cinema e letteratura (e cibo!), in particolare su un signore catalano, uno scrittore: Manuel V. Montalban.
Nella mia gioventù ho avuto delle ardenti passioni artistiche (le ho anche ora, ma più smorzate, più intellettuali) e una di queste era proprio per questo signore, anzi no. Era per il protagonista dei suoi romanzi: Pepe Carvalho. Un giorno d'inverno durante il secolo scorso, sono andata in una libreria Remainder (ehi milanesi, avete presente quel templio che c'era in Galleria?? Proprio lì!!) e ho scovato una guida di Barcellona scritta da un tale Manuel V. Montalban. L'ho letta e io e la mia dolce metà siamo partiti in macchina per Barcellona (bei tempi, senza nulla togliere ora, ma bei tempi!).... e siamo arrivati a casa di Montalban grazie a delle velate indicazioni nascoste nella guida. Io non l'avrei mai fatto, ma quel faccia di bronzo del mio compagno ha suonato al campanello e in pochi minuti mi sono trovata viso a viso con lui. Ci ha aperto la porta infarinato da capo a piedi, naturalmente stava cucinando. Ci ha accolti, ci ha portati nel suo studio pieno di busti di Franco (era stato il prigione durante il periodo franchista) e di Gramsci e ci ha regalato dei libri e abbiamo parlato di cibo e ci ha detto: "Complimenti per aver scovato la mia casa, siete degni di Carvalho...". Lì stavo per svenire.
Carvalho è un detective che si definisce: "Non sono neutrale. Sono asettico". In realtà è un uomo che ha scelto con decisione da che parte stare (vive nel barrio più pericoloso di Barcellona), adora cucinare, la sua donna è una prostituta, ama bruciare i libri che l'hanno illuso e che tanto ha amato.
Carvalho era l'immagine letteraria di Montalban: vivevano nella stessa casa, avevano la stessa macchina. Prima di entrare in casa ho visto la macchina di Carvalho parcheggiata al solito posto e penso che se avessi guardato fuori in giardino avrei visto il detective. Questo è il motivo per cui amo la letteratura, permette di intersecare i piani della realtà per giungere a verità più nascoste.
Nel 2003 Manuel-Pepe è morto e per me è stato un vero lutto.
Non ho più aperto un suo libro da allora, fino ad oggi.
Se non lo conoscete leggetelo, ne vale la pena. E partite da questo libro perché è il primo (1974), troverete un Carvalho trentenne veramente interessante e poi se avete voglia di seguirne le tracce fino alla vecchiaia proseguite.
PS: Ho fotografato la mia edizione di Tatuaggio perché il mio cuore è dentro quelle pagine.
ce l'ho! in quell'edizione!
RispondiElimina@stima: nooooo! poi con quel colorino lì lo vedi subito in libreria!
RispondiEliminaPasso da te per invitarti a partecipare allo scambio di auguri di Natale in rete.
RispondiEliminahttp://mammagiochiamo.blogspot.com/2010/12/scambio-auguri-di-natale-in-rete.html