Mani di Gnomo Uno |
Ho la ferma convinzione che fin quando i bambini hanno i buchi sulle nocche delle mani, si possano considerare molto piccoli. E Gnomo Uno li ha.
Ho sempre associato quei meravigliosi buchetti all'essere piccoli, da accudire: là dove in genere ci sono quelle brutte ossa sporgenti, dove ci sono solo angoli retti... nei bambini ci sono montagnette, protuberanze rotondette, dolci colline.
Avere sei anni è essere piccoli. Ma avere sei anni ed essere fratello maggiore di altri due gnometti a volte è essere grandi.
Non so voi, ma io sono piena di testi pedagogici di ogni tipo. E anche solo dalla semplice lettura del titolo sul dorso si evince che due terzi parlano di bambini di età compresa tra gli 0 e i 3 anni. E' vero che quelli sono anni tosti, di formazione per il bambino e i genitori, però non è che dopo i tre anni questi trottolini diventano uomini o donne fatti e finiti. Tant'è che poi si ricomincia a parlare di loro durante il tanto nefasto evento dell'adolescenza.
Ricordo che un pediatra un giorno mi disse che stava rivedendo tutto il suo percorso rispetto all'educazione alimentare. Diceva una cosa molto saggia: è possibile che noi pediatri fino ai 18-24 mesi stiamo sul collo dei genitori dandogli tabelle, diete, menù per far mangiare in modo corretto i loro figli e poi li abbandoniamo? Proprio quando la strada diventa più difficile e verdure frutta e pesce escono dal cibo quotidiano...
Foto by Gnomo Uno: Autoritratto |
Foto by Gnomo Uno: Mio fratello |
Penso che un po' succeda così anche per la fascia 6-10 anni....
Foto by Gnomo Uno: Siringa con natura morta e mangiata |
Il senso di colpa alberga dentro di me. E si è messo nella suite più prestigiosa e dunque non se ne va. A volte mi sembra di essere una trottola e di continuare a girare sbattendo di qua e di là senza cognizione di causa. E di perdermi le evoluzioni dei miei figli.
Questa settimana Gnomo Uno mi ha però fermato. Durante una banale conversazione con una persona un po' nervosella, io ho risposto in modo tranquillo a una questione e questa persona si è immediatamente inalberata. Gnomo Uno tranquillamente l'ha guardata e gli ha detto: "Guardi che la mamma non era arrabbiata.". Una frase semplice. E il cuore mi si è inondato di calore. Non perché abbia preso le mie parti (io ero veramente tranquilla), ma perché tutte quelle sfumature che i bambini colgono fin da neonati, le ha elaborate, le ha espresse e ha preso una posizione forte di fronte a un adulto (naturalmente in mia presenza...).
Questo intendevo con indipendenza intellettuale: posso confrontarmi con lui non più usando dei messaggi solo comportamentali (sguardi, carezze, presenza fisica....) ma anche con il pensiero espresso in modo più complesso, prendendo posizione e cercando di aiutarlo a prendere posizione indipendentemente dagli agenti esterni.
Foto by Gnomo Uno: La mano del papi |
Non so, forse è una banalità. Ma mi pare che il riuscire a pensare in modo indipendente sia un passo verso la libertà. Vi ho già parlato di Marcello Bernardi, dice anche che: "La libertà è il presupposto dell'educazione. E l'obiettivo più importante dell'educazione è la libertà. (...) E' libero colui che non teme la disapprovazione, né la condanna, nè la persecuzione. E' libertà allora il non possedere qualcosa di vitale che ci possa essere tolto e perciò il non poter essere ricattati. E' libertà il non temere, perché l'uomo oppresso dalla paura non è mai libero".
Foto by Gnomo Uno: Ma chi è mamma? |
condivido in pieno le tue parole, ed ora che la papazzana ha 3 anni e 4 mesi mi rendo conto che anche in rete diventa difficile trovare risorse che ti aiutino,pare che superati i tre anni siano dei piccoli adulti, ma non è così..sono piccoli, ed è difficile, specie quando sono figli unici, renderli liberi..io con la papazzana ci provo ogni giorno...ma mi accorgo che tra i suoi compagnetti alla scuola materna che molti treenni rispetto a lei sono indietro e non hanno la piu pallida idea di come si tenga un cucchiaio in mano...l'essere "grande" del tuo bambino è una ricchezza...la papazzana a volte fa discorsi "enormi" che lasciano gli interlocutori allibiti e questo mi rende orgogliosa...perchè ogni singolo attimo con i ns figli è speciale..un bacio
RispondiEliminache bel post.. condivido!
RispondiEliminadavvero un bel post!!!
RispondiElimina@mammadifretta: è proprio vero... ogni attimo è speciale!
RispondiElimina@sibia e simply: grazie di cuore...