martedì 15 novembre 2011

COME TRASFORMARE UN LIBRO IN UN PAESAGGIO

Sto lavorando sui libri. Nel senso che mi ritrovo a fare delle cose che mi piacciono nelle scuole. E queste cose che mi piacciono hanno come tema i libri.
Dunque, ho studiato, ho guardato, ho preso appunti e ho realizzato coi bambini.
E questa è la prima realizzazione.


MATERIALE NECESSARIO 
Libri vecchi, brutti o doppi
(se non ne avete ve li procuro io, mia nonna divora due Harmony al giorno)
Forbici
Taglierino 
Colla

COME SI FA
La cosa più difficile è aprire il libro in mezzo in modo che rimanga aperto senza aiuto. Strattonatelo, piegatelo, picchiatelo, ce la farete.
Poi tagliate col taglierino una pagina all'inizio del libro.
La pagina servirà da foglio di lavoro.
Spiegate ai bambini che il margine bianco sarà il piedino su cui poggeranno gli elementi del paesaggio (non ho fatto foto, ma se riesco le aggiungo), il loro piedistallo e cominciate a tagliare. Per i bambini più lanciati è bello proporgli di non disegnare prima il soggetto, ma di tagliarlo direttamente, senza la pressione della verosimiglianza. Se no, disegnare il soggetto partendo dal margine bianco che poi verrà piegato e incollato, e infine tagliare.


Fate posizionare ai bambini i soggetti e vedrete come ognuno interpreta in modo totalmente diverso il proprio "terreno". Infine piegate il margine bianco e incollatelo alla pagina.
I personaggi possono essere ritagliati senza piedistallo in modo da poter entrare nel paesaggio e interagire con esso.



PS: Se usate gli Harmony, ricordatevi di sceglierla bene la pagina, perché la mia avrebbe fatto arrossire perfino il più sgamato diciottenne..... 



5 commenti:

  1. Non ci riuscirei mai :(
    Ho un amore reverenziale verso i libri!!!!

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  2. Brava! Liberiamoci dal tabù che i libri non si toccano :D

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  3. oh sì, con i libri si può giocare, eccome. quasi quasi gioco anch'io!

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  4. Il libro è un bellissimo oggetto. Io non riesco a venerarlo in modo così assoluto. Se trovo che un libro sia brutto, mi da un fastidio quasi fisico e dunque lo taglio, lo butto. D'altronde ho fatto la tesi su un detective che bruciava i libri per passatempo, quelli troppo brutti perché non meritavano lunga vita, quelli troppo belli perché si distanziavano troppo dalla realtà...

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